Stoffe, macchine da cucire e… no alla droga. Vecchi e nuovi simboli di Prato nel murales dipinto nel sottopasso al Serraglio FOTO

Non ha un titolo il murales realizzato nel sottopasso ferroviario in via del Serraglio. L’autore è Yuri Romagnoli, in arte Hopnn, pittore marchigiano di 35 anni residente a Firenze, che ha appena terminato la sua opera ispirata alla street art anni Ottanta. I lavori al primo muro sono finiti nel mese di dicembre, l’altro è stato completato ieri, sabato 6 febbraio, con gli ultimi colpi di pennello.

Disegnato con vernici acriliche rosse e bianche, il murales contiene riferimenti pratesi che hanno come filo conduttore l’elemento caratteristico di tutti i lavori di Yuri: la bicicletta. Su una parete si vede un lungo tandem con strani personaggi intenti a pedalare, mentre sul muro di fronte ci sono ancora strani cicli che fanno funzionare un telaio e una macchina da cucire, simbolo dell’operosità tessile del distretto.
La firma dell’artista, il nome Yuri scritto in cirillico, è visibile in alto sul muro di destra provenendo da piazza Ciardi.

L’opera è stata realizzata grazie a un bando di concorso promosso dall’associazione Alp grazie ai fondi della Regione Toscana con l’intento di riqualificare la zona del Serraglio, ormai da tempo indicata come uno dei punti caldi della città, soprattutto per lo spaccio e il consumo di droga. Un fenomeno che ha colpito molto Yuri Romagnoli.

“Mentre mi trovavano alla stazione di Porta al Serraglio in attesa di prendere il treno per Firenze – racconta l’artista – ho visto nella sala d’aspetto alcuni adolescenti consumare eroina. Era pomeriggio e questi ragazzi si drogavano come se nulla fosse davanti ai miei occhi. È stata una scena scioccante”. L’immagine dei giovani tossici ha così impressionato Yuri che il giorno dopo ha deciso di “immortalare” questa situazione scrivendo sulla maglietta di uno dei ciclisti del murales la frase: “La roba ruba. Dal 1981” e il disegno di una mano che spezza in due una siringa.
Che significa? “Ho scritto quella data perché vedere dei ragazzini che aprono la stagnola con dentro una dose di eroina, si mettono in cerchio e poi se la fumano, mi ha fatto tornare alla mente gli anni Ottanta, un periodo storico nel quale le droghe pesanti erano una piaga sociale. È triste vedere come la storia non ci abbia insegnato niente”.
Yuri non intende risolvere i problemi del Serraglio con il suo lavoro, ma solo abbellirlo e rendere “più calorosa una zona che meriterebbe di più”, dice l’artista.