17 Marzo 2016

BpVi, la Fondazione pensa ad azioni legali e richiede al Ministero la possibilità di cedere le azioni


La svalutazione delle azioni BpVi è costata cara alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, che ha perso quasi 19 milioni di euro. Dall’iniziale valore di 21 milioni, infatti, le quote detenute dalla Fondazione nel giro di un anno ora valgono 2 milioni e 240mila euro. Per cercare di tutelare il proprio patrimonio la Fondazione, nel consiglio d’amministrazione di ieri, ha deciso di dare mandato ad uno studio legale milanese per valutare la possibilità di eventuali azioni legali. E’ stato inoltre deciso di ripresentare domanda al Ministero dell’economia e delle finanze per la vendita delle azioni, il cui valore attuale è di 6 euro e 30 centesimi.  La domanda era stata già presentata nel 2015 e la Fondazione aveva trovato un accordo con la Banca per cedere metà delle azioni. Operazione poi saltata per le vicissitudini dell’istituto di credito.  In attesa di conoscere i termini della ricapitalizzazione resta in stand by l’adesione della Fondazione. Difficilmente la Fondazione – che detiene lo 0,35% delle quote – deciderà di aderire alla ricapitalizzazione. “Gli scenari possibili sono tre – ha detto il presidente della Fondazione Fabia Romagnoli – o aderiamo alla ricapitalizzazione; o non aderiamo, oppure aderiamo all’acquisto di nuove azioni per i soci a prezzo ancora più basso di quello attuale”.  Intanto entro il 31 marzo la Fondazione dovrà presentare il bilancio, che sarà approvato a fine aprile. La perdita di valore delle azioni sarà coperta dal fondo di plusvalenza.

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A.D.
A.D.
8 anni fa

Vorrei sapere se Zonin dovesse perdere con l’azione legale pagherebbe in vino?

Giancarlo
Giancarlo
8 anni fa

Mi sentirei di affermare,a proposito delle tre possibilità, ‘la terza che hai detto’ In effetti il prezzi di 6,30 è quello di recesso che è molto virtuale, poiché sarà eventualmente pagato dalla banca quando le condizioni finanzuarie economiche lo permetteranno. E le eventuali future performances saranno nette, recuperando le minusvalenze createsi. Occorrerà una grande riflessione.

pisolo
pisolo
8 anni fa

Rendeteci i quadri! Anche se pagasse in vino non ci sarebbe da rallegrarsi, è poco bono anche quello!

roby
roby
8 anni fa

Mi piacerebbe sapere quanti di voi sono andati a vedere la pinacoteca quando i quadri erano a Prato…..ma fatemi il piacere!!