Cap sconfitta nella gara Tpl, l’assessore regionale Ceccarelli: “Secondo i tecnici Ratp ha tutti i requisiti”. Ma il sindaco: “Preoccupato per le tratte deboli”


Un trasporto integrato su tutta la regione. E’ questo lo scenario verso cui si avvia la Toscana, spinta anche dalla gara per il trasporto su gomma che la francese Rapt si è aggiudicata, a discapito del consorzio Mobit – di cui fa parte Cap. Biglietti unici e continuità tra viabilità via treno, autobus e bici, razionalizzando i servizi ed eliminando le sovrapposizioni tra le linee. Tutto ciò è stato ben rimarcato durante l’incontro organizzato dall’associazione Adesso Prato, alla presenza degli assessori regionali Ceccarelli e Ciuoffo, del consigliere regionale Ciolini e del sindaco Biffoni. Una rivoluzione su cui la giunta regionale punta molto, ma che non va a genio a Mobit, che ha annunciato ricorso.

 

“Abbiamo voluto seguire una strategia per arrivare ad avere un trasporto pubblico locale efficiente e degno di essere scelto -spiega Ceccarelli- e che consenta di essere inserito in una mobilità sostenibile. L’abbiamo fatto con vari strumenti legislativi e con la gara per il trasporto su gomma, che porterà a far circolare 2100 nuovi mezzi, su un parco di 2900 veicoli. Con il nuovo contratto con Trenitalia sono previsti 170 milioni circa in nuovi treni. Puntiamo a maggiore integrazione tra ferro, goma, bici e titoli di viaggio”.
Sull’andamento della gara, che ha visto vincere Ratp con Autolinee Toscane, chiarisce: “Ha seguito un percorso corretto e trasparente. Le gare sono gare, chi ha fatto l’offerta migliore si è aggiudicato il servizio. Per quanto riguarda i requisiti, il nucleo tecnico ha concluso che ci sono tutti. Mobit ha la facoltà e la legittimità di poter ricorrere, come ha annunciato di voler fare. Noi non potevamo che rimetterci alle valutazioni tecniche fatte”.

 

Timori sono sorti anche per il destino dei lavoratori. Su questo l’assessore tranquillizza: “Quello dei trasporti è un settore che, in virtù dei tagli fatti negli anni passati, ha visto tagli anche al personale. Non in Toscana però, e non accadrà per i prossimi undici anni, proprio in virtù della gara. La regione ha messo 81 milioni di euro per una eventuale riconversione- parliamo soprattutto di personale a terra – e istituito un nuovo profilo professionale: quello dell’operatore qualificato. Nessuno perderà il lavoro“.

 

Anche Biffoni rassicura sul mantenimento dei posti di lavoro ma si dice più perplesso sul futuro incerto della società di trasporti pratese: “Mi sono sempre dichiarato molto preoccupato in merito a questa vicenda, perché so che rapporti questa Amministrazione ha con Cap e so come stavamo lavorando, quali importanti progetti avessimo insieme. Al tempo in cui si è cominciato a parlare della gara, il 2010, i Comuni non capirono probabilmente le possibili ripercussioni. Le preoccupazioni maggiori vanno verso le cosidette tratte deboli. Va detto che bisogna vedere ancora come andrà a finire, ma mi auguro che ci sia ancora spazio di confronto per arrivare a un servizio pubblico locale efficiente”.

Sulla tutela e valorizzazione di alcuni collegamenti fondamentali, quali quelli verso le strutture sanitare e in particolare il nuovo Santo Stefano è intervenuto Ciolini, impegnandosi su questo fronte. Inoltre si è espresso su un ipotetico servizio notturno di trasporti – che pare destinato a non essere realizzato – invitando ad aumentare la domanda. Ciuoffo ha messo al centro dell’attenzione il problema dell’impatto ambientale degli interventi, sottolineando come però la costruzione della terza corsia della A11 possa essere l’occasione per interventi a tutela dell’ambiente e del paesaggio stessi, con costruzione ad esempio delle barriere antirumore che attualmente mancano. Sempre per quanto riguarda l’autostrada, l’intenzione è quella di eliminare il semaforo in entrata da Firenze, causa di ingorghi. Sull’aeroporto, ha parlato di distanze tra pista e centri abitati nella norma, rispetto a quanto presente anche nel resto d’Europa. E la Tramvia? Da quanto emerso un collegamento tra Firenze e Prato con questa soluzione è l’ipotesi che meno convince per costi e tempi: viene ancora preferito il collegamento ferroviario frequente.

Chiara Gori

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uomolota
uomolota
8 anni fa

meglio così, almeno qualcuno inizierà a lavorare.

francesco
francesco
8 anni fa

Forse un’approfondimento ai documenti presentati da parte francese ed anche una verifica approfondita in Regione (sponsor di Rapt) da parte della magistratura forse sarebbe opportuna. Anche il Ceccarelli ha osannato i francesci ” Rapt ha seguito un percorso corretto e trasparente”…. , a discapito delle aziende di trasporto toscane. Il ns. Biffoni presente all’incontro è stato come al solito inconcludente, visto che non prende mai nessuna decisione forte per non scontrasi con i poteri forti (Rossi e Renzi).