Un incendio è divampato ieri sera in un appartamento al primo piano di una palazzina in via Luti. Lo stabile, da anni disabitato, era stato trasformato in un rifugio abusivo per un gruppo di cinque extracomunitari. L’allarme è scattato intorno alle 23:55 di venerdì 25 marzo: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Il fumo che fuoriusciva dall’affaccio sul terrazzino è stato visto da un passante, che si è trovato a passare con la sua auto quando ha notato il fumo provenire dal primo piano della palazzina. Due degli occupanti sono stati salvati dal coraggio del passante che ha dato l’allarme, altri tre sono riusciti a fuggire. In contemporanea è arrivata la Polizia di Stato. Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118 che trasportava i due al pronto soccorso. Il rogo è stato estinto e tutta l’area interessata è stata messa in sicurezza. Sono in corso di accertamento le cause dell’evento. “Ho visto le fiamme uscire dall’appartamento – racconta Mauro Pasquini, l’uomo che è intervenuto a salvare alcuni degli occupanti dell’abitazione mentre passava di lì con l’automobile – sono sceso dalla macchina, lo stabile lo conoscevo, so che era abbandonato, quindi pensavo fosse solo un incendio. Mentre mi avvicinato ho chiamato i vigili del fuoco: poi ho cominciato a sentire le urla provenienti dall’interno e ho visto due persone che scendevano le scale con grande difficoltà. Allora sono entrato dentro, uno di loro era in carrozzina con un piede ingessato e li ho aiutati a scendere portandoli giù dalle scale. Uno era scalzo, forse ustionato. Nel mentre è arrivata anche la polizia oltre ai vigili del fuoco. Io intanto ho cominciato a suonare il campanello dello stabile accanto, abitato da cinesi, per farli uscire: con le fiamme alte, se c’era una bombola saltava tutto in aria ed era la fine. E’ durato venti minuti – racconta ancora Pasquini – ma sono stati venti minuti davvero di grande panico”.
