11 Marzo 2016

Mazzette per ammorbidire i controlli nei capannoni, la Asl allontana i due ispettori accusati di concussione


La Asl prende provvedimenti disciplinari nei confronti dei due ispettori del lavoro indagati per concussione con l’accusa di aver chiesto e intascato tangenti per ammorbidire i controlli nei capannoni cinesi. Massimiliano Guarneri, 42 anni, è stato licenziato ieri senza preavviso, mentre Tatiana Tarantino, 40 anni ha subito la sospensione del servizio a decorrere dal 1 di marzo, giorno in cui per la donna erano scattati gli arresti domiciliari, revocati mercoledi scorso su richiesta della stessa Procura a seguito dell’interrogatorio di garanzia nel corso del quale l’indagata ha collaborato e ha fornito elementi utili alle indagini.
Ieri, dinanzi al giudice Pallini e al sostituto procuratore Sangermano, che conduce l’inchiesta, è comparso Massimiliano Guarneri, il quale – assistito dall’avvocato Giovanni Mati – ha riconosciuto le proprie respnsabilità per tre dei cinque episodi contestati, senza tuttavia sciogliere la qualificazione giuridica dei fatti che secondo la difesa potrebbero essere configurabili come corruzione, anziché concussione. Guarneri ha escluso le responsabilità della collega: il fatto contestato alla Tarantino, secondo l’ispettore non si sarebbe mai verificato. L’avvocato Masi ha chiesto la revoca degli arresti per Guarneri, alla quale lo stesso pubblico ministero Sangermano ha dato parere favorevole.

Foto di archivio

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