23 Marzo 2016

Titoli spazzatura e protesi difettose, i pratesi chiedono aiuto a Confconsumatori: risarcimenti fino a 75mila euro


Protesi difettose e tutela del risparmio, è stato un 2015 intenso per la Confconsumatori di Prato.
La battaglia contro le banche per gli investimenti in titoli spazzatura, iniziata quasi 10 anni fa, si è arricchita di nuovi successi contro banche locali,‎ soprattutto ha visto aumentare in maniera esponenziale i cittadini che hanno chiesto tutela contro i soprusi degli istituti di credito. “Nel 2015, solo per i casi della Popolare di Vicenza e di Banca Etruria – precisa il presidente provinciale Marco Migliorati – abbiamo avuto oltre 60 nuovi soci. Tutti azionisti e obbligazionisti delle due banche che purtroppo hanno perduto i loro risparmi”.
Un altro settore in cui la Confconsumatori ‎Prato è stata parecchio attiva è quello delle protesi all’anca difettose. Dal 2014, l’Associazione di via Giordano si batte contro le multinazionali produttrici delle protesi “metallo su metallo” e finalmente, alla fine del 2015, sono arrivati i primi importanti risultati. “Stiamo seguendo anche in questo caso più di 40 di casi di pazienti pratesi che hanno subito danni dalle protesi difettose – continua Migliorati – e, con le nostre azioni penali e civili, da novembre ad oggi abbiamo ottenuto i primi risarcimenti. Cifre importanti che vanno dai 20mila ai 75mila a seconda della gravità dei pazienti”.

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