“Una città, due papi”, questa mattina l’evento per ricordare il 30° anniversario della visita di Giovanni Paolo II e il libro fotografico dell’abbraccio con Francesco


«Prato è una città che interpella i Papi. Le vostre due vocazioni: lavoro e immigrazione sono al centro dei pontificati di Giovanni Paolo II e di Francesco». A dirlo è uno dei più noti vaticanisti italiani, Luigi Accattoli, ospite dell’incontro pubblico promosso dalla Diocesi che si è tenuto nella mattina di oggi, sabato 19 marzo, in occasione del 30° anniversario della visita di Papa Wojtyla e per presentare il libro fotografico dedicato all’abbraccio tra Bergoglio e i pratesi, avvenuto lo scorso 10 novembre.
Due eventi storici rimasti impressi nella memoria di tutti coloro, e furono decine di migliaia, che parteciparono a quei momenti così emozionanti.

Quello di stamani in Palazzo vescovile non è stato solo un appuntamento nel segno della memoria, ma anche l’occasione per ricordare le parole che i due Papi hanno indirizzato alla città di Prato. Ne hanno parlato Luigi Accattoli – 30 anni fa seguì per il Corriere della Sera la visita di Wojtyla in città –, il direttore di Toscana Oggi Andrea Fagioli e il direttore di Tv Prato Gianni Rossi.
«Grande cosa è il lavoro, ma l’uomo è incomparabilmente più grande, l’uomo è sacro», disse Giovanni Paolo II ai lavoratori riuniti al Macrolotto nel 1986, e 29 anni dopo, dal pulpito di Donatello, Francesco affermò che «la tragedia dello sfruttamento e delle condizioni inumane di vita», nelle quali vivevano i sette operai cinesi morti nel rogo di via Toscana, non erano «lavoro degno». Quel giorno Bergoglio invitò con forza a combattere fino in fondo «il cancro della corruzione, il cancro dello sfruttamento umano e lavorativo e il veleno dell’illegalità».

Il vescovo Franco Agostinelli, intervenuto in apertura, ha sottolineato come il discorso di Bergoglio «debba essere ancora compreso e dibattuto a fondo dalla città, da un punto di vista ecclesiale ma anche sociale. Le parole di Francesco interpellano tutti, non dobbiamo mai dimenticare che la mancanza di dignità, in ogni campo, è foriera di degenerazioni».
Il sindaco Matteo Biffoni ha raccontato il suo 19 marzo 1986: «quel giorno così importante per Prato ero un ragazzino, partecipai alla Messa celebrata in piazza Mercatale, ne ho un ricordo ancora vivo». Poi il sindaco ha voluto ricordare come Francesco abbia «ringraziato Prato per lo sforzo che sta facendo, ha lodato il nostro cuore generoso nel campo dell’accoglienza. Certo – ha aggiunto Biffoni – c’è ancora da fare tanto ma la strada è quella giusta e le parole del Papa ci saranno di stimolo per continuare il nostro lavoro».
Grazie alle immagini tratte dall’archivio di Tv Prato, il pubblico ha potuto rivedere e riascoltare i momenti salienti della giornata passata assieme a Giovanni Paolo II.

Tra le tante suggestioni offerte da quella giornata, Luigi Accattoli ha voluto dare risalto all’intuizione profetica di Wojtyla, «quando al Macrolotto ha auspicato la nascita di una autorità politica che garantisca il lavoro a livello internazionale – ha osservato il vaticanista – ieri e oggi tutti beffeggiano l’idea del concetto di “piena occupazione”, di una universalità del lavoro e del diritto di ciascuna di persona di potersi trovare un lavoro nel mondo. Ma tra cento anni gli osservatori diranno che il Papa aveva ragione, così come oggi danno ragione a Benedetto XV quando definì la prima guerra mondiale una “inutile strage”».
Per Andrea Fagioli Francesco è riuscito a sintetizzare in dieci minuti, «sferzando la città», tutte le tematiche centrali per il presente il futuro di Prato. «In questo senso la visita pratese ha aperto il Convegno Ecclesiale di Firenze dedicato al nuovo umanesimo», ha detto il direttore di Toscana Oggi.

La mattinata si è conclusa con la presentazione del volume «Papa Francesco incontra Prato», da oggi disponibile alla Libreria Cattolica e nelle parrocchie della Diocesi. «Abbiamo voluto coniugare al presente il titolo del libro perché quell’abbraccio è ancora vivo – ha detto Gianni Rossi – sfogliando le 160 pagine e guardando le oltre 200 fotografie, si ha l’impressione che il Papa abbiamo incontrato ognuno di noi. Lo si coglie dai volti emozionati dei 30mila che quel giorno affollarono le strade e le piazze della città in attesa del passaggio della papamobile».

L’incontro di questa mattina in Palazzo vescovile sarà trasmesso questa sera, sabato 19 marzo, alle 21 su Tv Prato, dopo il telegiornale della sera.

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