12 Aprile 2016

Figline, la protesta dei genitori alla scuola dell’infanzia: “A settembre non iscriveremo i nostri figli a scuola”


Protestano i genitori alla scuola dell’infanzia di Figline: “Le nostre maestre non si toccano”, recita uno striscione appeso alla ringhiera dell’edificio, “Vogliamo continuità, competenza, lealtà e affetto”. “Dovreste tutelarci e invece state sciupando il futuro di una comunità. Se viene la cooperativa a settembre i nostri figli non torneranno in questa scuola”, hanno ribadito a gran voce alcuni genitori. La protesta, che fa seguito a quanto avvenuto nella scuola dell’infanzia delle Fontanelle, appena venerdì scorso, è rivolta contro la riorganizzazione dei servizi scolastici annunciata la scorsa settimana dal Comune, e che prevede in tre scuole (Figline, appunto, poi Fontanelle e Tavola) l’appalto della gestione in affidamento ad alcune cooperative. Il timore è  quello che un cambio totale dell’organico crei discontinuità e disorientamento nei bambini, cosa che i genitori vogliono evitare. “I nostri bambini non si appaltano”, è infatti la scritta che si legge su un altro cartello. Gli striscioni sono stati esposti in occasione dell’incontro tra i genitori e l’assessore alla Pubblica istruzione Mariagrazia Ciambellotti e l’assessore al Personale Benedetta Squittieri. Non sono mancati i momenti di agitazione durante l’incontro, “Con chi lasceremo tutto il giorno i nostri figli? Esternalizzando il servizio a una cooperativa esponete i nostri figli ad un pericolo. Vogliamo che sia mantenuta una continuità didattica ed affettiva. Abbiamo iscritto qui i nostri figli perchè conoscevamo gli insegnanti che operano in questa scuola, adesso ci state togliendo i nostri diritti”, hanno poi commentato alcuni genitori. Le famiglie contestano anche la tempistica con la quale l’amministrazione ha comunicato all’esterno la propria decisione “Guarda caso ci hanno informati di questa novità proprio nel momento in cui le iscrizioni erano appena terminate, se lo avessimo saputo non avremmo iscritto i nostri figli in questa scuola”. Dal canto suo il comune ribadisce che ci sarà un controllo costante da parte dell’amministrazione, “Non si tratta di una privatizzazione, l’operatore che gestirà il servizio sarà in contatto quotidiano con il coordinamento pedagogico. Siamo consapevoli del valore che ha la scuola nella nostra città, il nostro obiettivo è salvaguardare questo modello. La qualità dell’offerta formativa sarà sempre garantita – hanno affermato gli assessori – In questa scuola rimarrà il personale che fa da sorveglianza e pulizia e il personale di sostegno, saranno invece sostituite le 4 insegnanti che seguono le due sezioni”. Parole che però non hanno convinto le famiglie, che non si danno per vinti e sono decisi a fare battaglia. 

 

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