6 Aprile 2016

I genitori contestano la riorganizzazione delle scuole comunali dell’infanzia: “I bambini non sono in svendita” FOTO


“I bambini non sono in svendita”: è quanto recita lo striscione di protesta davanti all’ingresso della scuola dell’infanzia delle Fontanelle. La protesta è dei genitori dei bambini, contro la riorganizzazione dei servizi scolastici annunciata ieri dal Comune. L’amministrazione aveva spiegato che le quattro maestre di ruolo sarebbero state affiancate dalle insegnanti delle cooperative che si aggiudicheranno la gestione delle strutture. I genitori hanno però informazioni diverse: “Tutte le maestre saranno sostituite con le maestre della cooperativa che vincerà la gara d’appalto – scrive Laura Giannetti -. Le maestre saranno spostate in altre sedi. La cosa è ben diversa perché una cosa è lasciare le maestre dei nostri bimbi e affiancare del personale della cooperativa (tanto erano a incarico annuale e cambiavano comunque tutti gli anni) e una cosa e il cambio tutale dell’organico. Ho telefonato in comune e mi hanno dato conferma della cosa. I genitori hanno richiesto alla segreteria dell’Assessore un incontro entro pochi giorni, ma per ora stiamo aspettando una risposta”. Intanto alcuni genitori hanno già manifestato il proprio dissenso con striscioni e anche le maestre hanno accolto la notizia con disappunto. La protesta riguarda anche le strutture di Figline e Tavola. Dopo poche ore il Comune ha fatto intervenire polizia municipale e Asm per togliere gli striscioni. I genitori, però non si sono dati per vinti e all’uscita dei bambini, oggi pomeriggio, si sono presentati alla scuola con dei cartelli di protesta. Ai genitori risponde l’assessore Squittieri, con delega al personale: “Non si tratta di discontinuità didattica – sottolinea – il coordinamento pedagogico del Comune seguirà tutta la programmazione di quegli asili nido e materne; quindi non si modificherà la qualità dell’offerta formativa di quelle scuole. Si modificheranno le modalità con cui quella offerta formativa verrà portata avanti: non ci saranno gli insegnanti dipendenti comunali ma ci saranno altri insegnanti.  Questo modifica un  po’ l’organizzazione in quelle scuole ma non si abbassa affatto la qualità dell’offerta formativa”.

 

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