13 Aprile 2016

La San Vincenzo de Paoli tende la mano a 4200 pratesi distribuendo viveri, vestiario e anche mobili


Oltre mille famiglie aiutate, per un totale di circa 4200 persone: sono i numeri della Società di San Vincenzo de Paoli, che con le sue 19 Conferenze di Carità ha stilato il report statistico sulle attività per il 2015. Sessantotto tonnellate di viveri distribuiti gratuitamente (il 10% in più rispetto all’anno precedente), vestiario e mobili offerti agli indigenti per un valore di 45mila euro. Numeri che restituiscono l’immagine di una realtà assistenziale formata da oltre 150 confratelli, che raccolgono il grido di aiuto di tanti che stentano a trovare una speranza per il futuro: «La speranza è che questi numeri diminuiscano fino ad azzerarsi, così da diventare servi inutili – sottolinea il presidente della Società, Andrea Gori – ma, vista la situazione, cerchiamo di alleviare il più possibile le difficoltà e le povertà del nostro territorio».

Parlando della tipologia degli utenti della San Vincenzo, emerge il dato allarmante dei bambini e ragazzi coinvolti in situazioni di indigenza: è aumentato del 63% rispetto allo scorso anno il numero di minori coinvolti in situazioni di povertà. Un dato difficile da districare, ma che aumenta l’attenzione delle Conferenze all’interno dei contesti familiari. Le persone che si rivolgono ai centri d’ascolto delle Conferenze sono il 20% in più dello scorso anno; permane maggioritaria la presenza di utenti stranieri (57%), raggiungendo un 63% nei centri di distribuzione di vestiario. Continuano ad aumentare i casi di povertà conseguenti a separazioni e divorzi, con un +16% rispetto al 2014, a testimonianza di una nuova forma di indigenza che, con la crisi, si è inasprita. «Una situazione che riusciamo a sostenere – continua Gori – grazie all’aiuto di molti: in primis con le donazioni dei cittadini pratesi. Un grande grazie anche alle istituzioni pubbliche, che sostengono il nostro operato».

Tornando a parlare di numeri, un segnale positivo arriva dalle quattordici persone «uscite dallo stato di povertà»: «Confrontato con il totale delle persone aiutate – conclude il presidente Andrea Gori – magari è un numero esiguo, però rappresenta un segno di speranza per un futuro diverso. Possiamo sperare anche dal fatto che, mentre fino al 2013 abbiamo visto una crescita esponenziale nel numero degli utenti, da un paio d’anni la situazione è ferma. Ma, lo ripeto, con il nostro impegno vorremmo che gli indigenti diminuissero sempre più».

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