14 Aprile 2016

Peretola, il Comitato No Aeroporto chiede al ministro Galletti di sospendere la decisione della Via perché “già anticipata”


Sospendere la decisione della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale a seguito delle anticipazioni del presidente Enrico Rossi dello scorso 31 gennaio: lo chiede il comitato No Aeroporto al ministro per l’ambiente Galletti, con una istanza di revoca inviata proprio a Roma. Di fronte alle esternazioni del Governatore della Regione Toscana della fine del mese scorso, con l’esito positivo della Via e dei tempi di risposta dopo l’incontro con il gruppo istruttorio, Paolo Paoli si è fatto portatore di una richiesta di eventuale rimozione, a norma di regolamento, del relatore Stefano Calzolari e degli altri commissari incaricati da responsabili dell’istruttoria e da membri della stessa commissione. “L’opinione pubblica – si legge nell’istanza – depositata dall’avvocato Mauro Giovannelli – è allarmata e dubita dell’imparzialità di un parere che, espresso dalla commissione, deve avere solo contenuto tecnico, nell’interesse esclusivo della protezione dell’ambiente e della salute dei cittadini. I dubbi si sono accentuati in questi ultimissimi giorni anche in relazione al contenuto della pubblicazione di alcune intercettazioni ambientali fatte dalla Procura della Repubblica di Potenza e riprese dalla stampa, nelle quali compare l’interessamento di un ministro della Repubblica nei confronti dei massimi organi della Società Aeroporto di Firenze SpA per la realizzazione della nuova pista aeroportuale”. “In particolare – continua il documento – il regolamento della commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale prevede che ai commissari si applicano, in quanto compatibili, le norme sui doveri e sulle incompatibilità degli impiegali civili dello Stato. In particolare essi sono tenuti a osservare il segreto d’ufficio sulle attività oggetto dell’incarico”. E, secondo il comitato No Aeroporto, “i responsabili dell’istruttoria e segnatamente l’istruttore incaricato della relazione, Stefano Calzolari, non solo hanno violato il dovere di riservatezza”, ma più espressamente “il segreto d’ufficio” dell’articolo sopra citato.

E proprio in seguito a queste notizie il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Rita Pieri, ha presentato proprio il 14 aprile un question time per far intervenire il sindaco Biffoni sulla vicenda. “In merito alle notizie rese a mezzo stampa – si legge nel documento presentato – secondo le quali, dopo che il Governatore della Toscana è andato in missione a Roma per sollecitare il via libera al masterplan dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola, il sindaco di Firenze, dando per scontato l’esisto positivo della procedura di Via, ha dichiarato che si potrà partire con i lavori entro l’anno, chiedo quali chiarimenti ha chiesto a livello istituzionale l’amministrazione comunale, in primis il sindaco”.

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pisolo
pisolo
8 anni fa

Non importa fare azione legale per bloccare la costruzione della pista bastera’ la sollevazione popolare che si verifichera’ ad un eventuale inizio lavori

lupesio
lupesio
8 anni fa

Oggiù,vai. C’è da mangiare per tutti,commissioni ,sopralluoghi,verifiche ecc… ecc… più si allungano i tempi e…più si allunga pista,magari rubano sul metraggio e poi chiedono il condono. Che si voglia o no la fanno, a voglia a battere i piedi e la fanno. Così dopo c’atterra anche i giambo (jumbo 747). 🙂

PiippoPisolo
PiippoPisolo
8 anni fa

Molti sono felici che ci sia un aereporto funzionante e non intermittente a comando di vento. Quindi ben venga lo sviluppo, del resto ad altezze differenti sulle nostre teste volano centinaia di aerei.
La sollevazione popolare invece ci vorrebbe per mandare a casa la nostra classe politica, che parla parla e che non partorisce nulla!

Franco Nesti
Franco Nesti
8 anni fa

La cosa più sensata è lasciare l’aereoporto come è adesso e potenziare le linee ferroviare verso Pisa e Bologna.
Non si riesce a capire la forzatura di volere fare a tutti i costi una nuova pista sacrificando tutta la piana e i comuni limitrofi.
Il sospetto è che ci siano interessi grossi da parte di chi è responsabile e che non interessi affatto della popolazione che vive in questi comuni.