9 Maggio 2016

Giro di prostituzione dall’Est: indagata un’agente immobiliare pratese che metteva a disposizione gli appartamenti


Un giro di squillo d’alto bordo è stato scoperto dalla squadra mobile della Questura di Prato, nel corso di un’operazione che vede indagate quattro persone con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tra di loro anche una donna, un agente immobiliare pratese di 65 anni, ed il suo compagno, un 33enne bulgaro, a cui gli inquirenti contestano anche l’associazione a delinquere. A prostituirsi volontariamente erano donne provenienti dall’Est Europa, in particolare da Ungheria e Romania, ma anche transessuali brasiliani. 21 le squillo identificate, la maggior parte di giovane età, tra cui anche una nota pornostar ungherese, che si prostituivano in vari appartamenti messi a disposizione dall’agente immobiliare, dislocati in varie parti della città: via Padova, via Palermo e via Padre Pio da Pietrelcina al Soccorso, via del Castagno, viale Montegrappa, via Pomeria e via Marini. Per tre abitazioni (in via Palermo, via del Castagno e via Marini) è scattato il sequestro. Tra gli indagati figura anche un italiano, proprietario di quattro appartamenti. Estranea ai fatti, invece, una coppia di anziani di Firenze che si erano affidati all’agente immobiliare per affittare cinque abitazioni. La donna aveva intestato i contratti di affitto a dei prestanome, per cifre congrue rispetto ai valori di mercato, salvo poi intascare altri 300 o 400 euro a nero, direttamente dalle prostitute, fatte arrivare a Prato, ma anche a Follonica, dal compagno bulgaro e da un amico di questi, rumeno, attivo soprattutto in Ungheria. Le prestazioni fornite dalle prostituite andavano da un minimo di 50 ad un massimo di 250 euro. Le ragazze avevano ben chiaro il tipo di lavoro che sarebbero venute a fare a Prato e avrebbero mostrato di gradire la città, considerata una buona piazza da un punto di vista dei guadagni. I contatti con i clienti avvenivano tramite inserzioni su riviste e siti internet. Le indagini sono partite in seguito alle segnalazioni di alcuni residenti che si lamentavano per il continuo e sospetto via vai di persone. Gli agenti della squadra mobile avevano già perquisito in passato alcuni di questi appartamenti riscontrando l’attività di meretricio, ma diversamente dal caso in questione, non erano emersi i presupposti per contestare il reato di favoreggiamento della prostituzione. 

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bob
bob
8 anni fa

è giunta l’ora di aprire al macrolotto sexy immobili ed incassare le relative imposte
altrimenti è una lotta contro i mulini a vento….