7 Maggio 2016

“Invitiamo il ministro Franceschini e rilanciamo l’idea di un museo dedicato a Lorenzo Bartolini”. La proposta di Gurrieri al Forum per Prato VIDEO


Prato città ricca di storia e di bellezza. Certamente. Ma anche di occasioni perse. Una di queste è stata è stata ricordata dal professor Francesco Gurrieri, ospite dell’ultimo dei «Forum di idee per Prato». «Perché qui non è stato realizzato un museo monografico dedicato a Lorenzo Bartolini?», ha chiesto, un po’ provocatoriamente Gurrieri ai partecipanti all’incontro che si è tenuto ieri sera, venerdì 6 maggio, nel chiostro romanico della cattedrale. Per il noto architetto e intellettuale fiorentino, anzi, per «il più pratese tra i fiorentini», come ama definirsi, quella di creare una istituzione museale dedicata al grandissimo scultore originario della Valbisenzio, è un cruccio che si porta dietro dagli anni ’70, quando ci fu una grande mostra sul Bartolini a Palazzo Pretorio. «Io e Silvestro Bardazzi – dice Gurrieri citando il compianto amico e architetto pratese, autore insieme a lui di molti progetti, tra cui la chiesa della Sacra Famiglia – avevamo pensato già dove realizzarla: nei locali del Conservatorio di Santa Caterina». Quarant’anni fa, per quella mostra al Pretorio, arrivarono a Prato molte statue in gesso realizzate da Bartolini, opere che poi tornarono a Firenze e che oggi passano il tempo quasi inosservate alla Galleria dell’Accademia. «Forse oggi è il caso di rilanciare questa idea e di proporla al ministro Franceschini», ha osservato Gurrieri. «Vi do un consiglio – ha detto ancora il professore – visto che siete stati così bravi da far venire da voi Papa Francesco, perché non invitate il ministro della cultura? Avete un sacco di cose da fargli vedere ma avete anche tante aspettative. Si potrebbe fare un accordo con Franceschini per valorizzarle».

 

 

Quello di ieri sera nel chiostro è stato il terzo appuntamento con i «Forum di idee per Prato», un ciclo proposto e promosso dal vescovo Franco Agostinelli per ripensare il futuro della città. Al primo partecipò la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi, al secondo il filosofo Massimo Cacciari, questa volta il protagonista è stato Francesco Gurrieri, uno tra i maggiori esperti in Italia di restauro e conservazione dei beni culturali. Punto di partenza della riflessione una frase pronunciata da Papa Francesco lo scorso 10 novembre dal pulpito di Donatello: «Vengo a voi come pellegrino in una città ricca di storia e di bellezza». E i pratesi lo sanno di essere custodi di un patrimonio artistico e culturale così importante? Gurrieri ha elencato in modo preciso ed efficace tutte le maggiori bellezze della nostra città: dal pulpito alla basilica delle Carceri, dall’importanza del marmo verde di Figline al Museo Pecci.

 

 

L’incontro è stato moderato dal capo redattore centrale della Nazione Piero Ceccatelli, che a proposito del ruolo della città di Prato in campo turistico culturale, ha chiesto a Gurrieri: «Nel 2017 Pistoia sarà la capitale italiana della cultura, la nostra città si troverà così a metà strada tra la capitale permanente della cultura, Firenze, e quella nominata per quell’anno. Rimarremo scavalcati dal flusso turistico oppure riusciremo anche noi a trarne benefici?». Il professore ha risposto con una nuova domanda: «Il vostro sindaco ha incontrato quello di Firenze Nardella e quello di Pistoia Bertinelli? Io credo che su questo fronte debba muoversi l’Amministrazione pratese affinché possa esserci questa saldatura nel 2017».

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments