6 Maggio 2016

La Zaghe di Montemurlo, ditta regina dei trasporti eccezionali, cresce ancora e amplia l’attività


Si è recentemente ampliata l’attività della ditta Zaghe, storica azienda di Montemurlo nata nel 1945. I titolari, i fratelli Marco, Stefano, Filippo e Francesco Martini, hanno acquisito un nuovo magazzino di 4mila metri quadrati su via Labriola,  dove hanno dato il via all’ attività di deposito conto terzi ad integrazione del lavoro di movimentazione e sollevamento nell’ambito di traslochi industriali.

Inoltre, la “Zaghe” si è dotata di un servizio “packaging personalizzato”, grazie al quale crea gli imballaggi per le “mega” attrezzature che ogni anno sposta in Italia e nel mondo. Un’azienda dinamica e giovane anche anagraficamente – l’età media dei tredici dipendenti è inferiore ai 40 anni, mentre il “più vecchio” dei titolari ha appena 46 anni – che negli ultimi anni ha visto crescere fatturato e dipendenti al ritmo esponenziale di un più 25% annuo.

Anche il sindaco Mauro Lorenzini e il suo vice, Simone Calamai, hanno voluto salutare l’ampliamento dell’attività: «Zaghe – affermano – è una realtà importante che opera a servizio dello sviluppo del territorio e siamo felici che a Montemurlo abbia trovato le migliori condizioni per portare avanti il proprio piano di sviluppo industriale».

Alla Zaghe, però, non si sentono “industria”, ma “artigiani”: « L’artigianalità, il saper fare è il nostro punto di forza.- dice Stefano Martini – A noi la concorrenza non fa paura, perché il vero patrimonio dell’azienda è quello che non si vede, è l’insieme di competenze, è la cultura del lavoro che abbiamo sviluppato negli anni, è la passione dei nostri dipendenti».

Un’azienda che non ha subito, come accade spesso, il tracollo del ricambio generazionale, ma che ha trovato nel legame fraterno il suo punto di forza: «Ogni mattina alle 6 ci troviamo qui in azienda e anche le difficoltà le prendiamo con un sorriso, perché essere tutti insieme ci aiuta», continua Stefano Martini.

L’azienda, nata nel 1945 sotto le mura di Prato nei pressi di piazza San Marco, dal 2001 si è trasferita nella zona industriale di Montemurlo dal Macrolotto pratese ed è stata protagonista, tra le altre imprese, del trasloco delle attrezzature medicali dell’ospedale di Prato nella nuova sede del Santo Stefano. Per non parlare, poi, delle centinaia di ditte tessili pratesi (e non solo) che si sono avvalse nei decenni, dal dopoguerra ad oggi, delle competenze della Zaghe per smontare e rimontare velocemente intere linee di produzione.
«Abbiamo tanti progetti di sviluppo e siamo felici di aver scommesso su Montemurlo, perché qui il Comune ha una particolare sensibilità verso le necessità delle imprese- conclude Stefano Martini – Nel cassetto, poi, abbiamo anche un sogno: quello di creare un piccolo museo che presenti l’evoluzione del tessile in parallelo alla movimentazione di merci e macchinari».

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A.D.
A.D.
7 anni fa

Alcuni anni fa’ c’era un sindaco che era contrario all’ampliamento delle ditte,anche se richiedevano di fare una pensilina per riparare i terzisti dall’acqua quando caricavano i camion,come è cambiato il sistema,meno male.