17 Maggio 2016

Un padiglione per tenere d’occhio la demolizione del Misericordia e Dolce: questo e altro nella convenzione sottoscritta da Comune e Ausl


Un padiglione nel giardino di Sant’Orsola per monitorare in tempo reale lo stato d’avanzamento dei cantieri e visionare il cronoprogramma della demolizione selettiva del vecchio ospedale. È il fiore all’occhiello della convenzione per il Parco Centrale, sottoscritta da Comune ed Asl: un’azione specifica di comunicazione all’insegna della trasparenza, che consentirà a chiunque di “toccare con mano” l’operazione di portata storica.
Il nuovo padiglione – una struttura aperta, della grandezza massima di 100 metri – sarà costruito con materiali recuperati dall’abbattimento del Misericordia e Dolce e potrà ospitare conferenze, dibattiti e tavoli di confronto. Resterà aperto fino al taglio del nastro del polmone verde, previsto per i primi mesi del 2019.
“Vogliamo raccontare bene quello che sta accadendo – sono le parole del sindaco Matteo Biffoni – anche durante un cantiere che cambierà il volto della città. Chiunque sia interessato si potrà recare in questo luogo, trovando cronoprogramma e informazioni sul cantiere, oltre a vedere ciò che sta accadendo”.
Intanto procede a passo spedito l’iter per buttar giù i 160mila metri cubi di volumi dell’ex nosocomio. Le pinze entreranno in azione a gennaio del prossimo anno. Lunedì mattina, in seduta pubblica, verranno aperte le buste economiche per la scelta del progettista a cui spetterà, entro tre mesi, redigere il piano per lo smantellamento, operazione da 3 milioni e mezzo di euro.
A completare l’intesa tra Asl e Comune, anche il restyling dell’antica piazza dell’ospedale, una delle porte di accesso al futuro Parco Urbano. Domani partiranno i lavori di restauro delle facciate di Palazzo Spedalinghi, della Cappella di San Barnaba e del Pellegrinaio novo: gli edifici storici saranno restituiti alla città nella loro forma originale, con strato di intonaco. I lavori – per un costo pari a 260mila euro – sono finanziati quasi interamente dal Ministero della Salute, mentre al Comune spetterà il rifacimento della pavimentazione della piazza.
“Abbiamo rilevato dalle indagini materiche – dice Sara Allegranti, del dipartimento tecnico dell’Ausl – che ci sono tante tracce di intonaco sia Ottocentesco che Trecentesco, ma la cosa importante e la tutela che ne deriva. Al momento il degrado è forte: anche per questo la Sovrintendenza ha condiviso con noi questa scelta di intervento”.

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uomolota
uomolota
7 anni fa

chissà in quanti ci mangeranno…

francesco
francesco
7 anni fa

Oltre al “mega padiglione” metterei anche una biglietteria, visto che ci sarà una immensa fila di curiosi! Questi signori si sono già dimenticati che il nuovo ospedale non funziona e che alcuni importanti servizi sono già stati trasferiti alla chetichella altrove.