Galciana, mezzo secolo nella chiesa “nuova”. Una medaglia e la messa del cardinale Bassetti per chiudere i festeggiamenti


La parrocchia di San Pietro a Galciana è pronta a chiudere con tutti gli onori il Giubileo indetto per i 50 anni della chiesa «nuova». Domenica 26 giugno è in programma una messa solenne alle 18 presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti e concelebrata dai sacerdoti del vicariato e dai preti originari di Galciana. Al termine lancio dei palloncini e infiorata dall’elicottero, in volo sopra il sagrato della chiesa. Saranno presenti le autorità civili e militari della città. Poi cena popolare al campo sportivo e concerto dell’orchestra Edoardo Chiti.
Ma le iniziative non finiscono qui perché mercoledì 29 giugno, memoria dei Santi Pietro e Paolo, per la parrocchia è festa patronale. Martedì 28, vigilia della festa, alle 18,30 messa presieduta dal vescovo Franco Agostinelli e la sera dopo, tradizionale processione con inizio alle 21. Sarà il vescovo emerito Gastone Simoni a guidare il popolo nell’accompagnamento della statua e delle reliquie del patrono per le vie del paese. Al termine è in programma un suggestivo spettacolo pirotecnico.

Accanto agli eventi di tipo liturgico non potevano mancare le iniziative ricreative. Fino a sabato 25, ogni sera a partire dalle 20 sono presenti, nel piazzale antistante la chiesa, stand di gastronomia, friggitoria, pizzeria e bar per chiunque volesse cenare all’aperto in attesa dell’inizio della serata di festa. In particolare, questa sera, giovedì 23 giugno è in programma il primo raduno del Camper pratese, domani, venerdì 24, un «Super Sport Family» e a seguire un’esibizione di danza e, infine, sabato 25 è prevista una serata di musica live in compagnia di Massimo Bonaiuti.

 

 

Per l’evento una medaglia e una guida storico artistica della chiesa

Una scultura che diventa anche logo del cinquantesimo anniversario della consacrazione della chiesa di San Pietro a Galciana. L’opera d’arte, in bronzo a cera persa, è stata ideata e creata dalla nota artista pratese Gabriella Furlani, che ha realizzato cinquanta esemplari, tutti numerati, in collaborazione con la fonderia artistica «Enrico Salvadori» di Pistoia. Tutte le realizzazioni della Furlani, a forma di medaglione, sono disponibili all’acquisto: il prezzo si aggira intorno ai 100 euro al pezzo.

 

«Il lato principale della scultura – spiega la Furlani – raffigura il Cristo che esce da un portone, che simboleggia la porta santa, con un esplicito richiamo all’anno Giubilare in corso, ma che è liberamente ispirato al portone bronzeo di Vivarelli della chiesa di Galciana. Uscendo dalla porta Cristo porge le chiavi della chiesa a San Pietro. Sul retro – prosegue l’artista pratese – è visibile il logo scelto per il cinquantesimo anniversario di Galciana: le due chiese, la pieve e la struttura moderna, sono l’una di fianco all’altra, mentre i loro tetti sono uniti a formare una grande “G” maiuscola, in omaggio a Galciana».
Il logo si trova riprodotto su pergamene, segnalibri e adesivi creati per l’occasione, disponibili in parrocchia a partire dal 26 giugno. Realizzata anche una breve guida storico artistica illustrata sulla chiesa di Galciana, a cura di Emilio Bogani.

La chiesa di San Pietro: un edificio moderno ricco di antichi tesori

La chiesa di San Pietro a Galciana, giunta quasi al termine dell’anno giubilare di festeggiamenti che hanno fatto seguito al cinquantesimo anniversario della dedicazione della chiesa, avvenuta il 27 giugno 1965, è un luogo ampio e pieno di luce che unisce caratteri antichi ad altri moderni. «Fu il vescovo di Pistoia e di Prato, Giuseppe Debernardi – racconta il proposto di Galciana – a lanciare per primo l’idea di costruire la nuova chiesa di San Pietro, da affiancare all’antica pieve del XII secolo, ancora in ottimo stato, ma troppo piccola per ospitare il grande numero di fedeli del luogo. Il progetto fu affidato inizialmente al celebre architetto Giovanni Michelucci. In seguito passò nelle mani di Ivo Lambertini, allora Sovrintendente fiorentino. A lui dobbiamo la struttura della chiesa visibile oggi. Nel 1956 vi fu la posa della prima pietra alla presenza del vescovo di Prato mons. Pietro Fiordelli: l’intera struttura fu ultimata e consacrata il 27 giugno del 1965». Una delle maggiori attrattive della moderna struttura della chiesa di San Pietro è costituita dai tesori d’arte che vi sono conservati, tra cui si annoverano i numerosi lavori in bronzo dell’artista e scultore pistoiese Iorio Vivarelli. A lui si devono il grande portone bronzeo (unico a Prato posto a chiusura di un luogo sacro), i due amboni finemente decorati, il tabernacolo con il ciborio e il grande crocifisso posto sopra l’altare, oltre ad altre suppellettili che si utilizzano per le Quarantore. Sono opera di Vivarelli anche due imponenti mosaici interni alla chiesa, che raffigurano due momenti cruciali della vita di San Pietro apostolo, patrono della chiesa: la pesca miracolosa e la sua morte. A dare luce all’ambiente interno le 209 vetrate dipinte su disegno di padre Tito Amodei.

 

 

Guarda il servizio dedicato all’apertura dell’anno giubilare per i 50 anni della chiesa di San Pietro. In quella occasione la messa fu presieduta dal cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze. Dopo la celebrazione un elicottero sparse i fiori sopra il sagrato della chiesa e su tutti i fedeli presenti.

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