7 Giugno 2016

Giudici in fuga. Il pm Canovai: “A Prato non vuole venire più nessuno, si lavora come somari e lo stipendio è sempre uguale per tutti”


Sei giudici del tribunale di Prato della sezione civile e penale, tra cui anche un gip, presto andranno via da Prato e, almeno per il momento, non saranno sostituiti. A darne notizia è stata ieri il sostituto procuratore Laura Canovai in occasione della tavola rotonda su “Il contrasto del crimine nel contesto urbano”. Un incontro organizzato dal forum di Prato Partecipa, il percorso partecipativo avviato il mese scorso e che si concluderà dopo l’estate, con la presentazione ufficiale di una proposta alla giunta Biffoni. Presenti anche il capo della squadra mobile Francesco Nannucci e l’avvocato Alberto Rocca.

“L’organico del tribunale è sempre lo stesso dagli anni ’70, non c’è stato nessun aumento, anzi, delle diminuzioni – ha affermato Canovai -. A Prato non vuole venire più nessuno perché qui si lavora come somari e lo stipendio è sempre uguale per tutti. Una situazione difficile alla quale abbiamo bisogno di trovare soluzioni concrete al più presto”. La situazione non è migliore nemmeno per la procura: ognuno dei sette sostituti procuratori di Prato hanno una media di 1800 fascicoli a testa, tanti quanti ne toccano a tre colleghi di Firenze. Le prime risposte concrete sono arrivate solo a livello regionale con l’assunzione degli ispettori all’indomani della tragedia di via Toscana. “Bene gli ispettori, ma non basta, abbiamo bisogno di un rafforzamento dell’organico non solo in maniera settoriale – ha continuato Canovai -. A quelle azioni va infatti poi dato un seguito e in procura siamo sempre in sette a dover lavorare su questo”. Sui problemi di organico si è soffermato anche Nannucci: “La pianta organica è ferma da anni, fa paura il possibile accorpamento con altre Questure, questo vorrebbe dire togliere una fetta di legalità alla nostra città”.

Non solo problemi di organico, tra le altre tematiche affrontate durante l’incontro anche l’aumento di organizzazioni criminali, l’immigrazione clandestina, i problemi legati a spaccio, usura, prostituzione. “Prato è una città complicata, i problemi che ho riscontrato qui in questi ultimi anni non li ho mai trovati da altre parti – ha aggiunto Nannucci -. Fondamentale è un lavoro costante di prevenzione, che deve partire anche dalle scuole, e di repressione”.

Tra i temi al centro della discussione anche i capannoni cinesi: “Non si può invocare il rispetto della legalità solo quando siamo danneggiati dall’illegalità. La legalità ci appartiene sempre e ci riguarda a prescindere dalla nostra convenienza economica”, ha poi concluso Canovai.

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A.D.
A.D.
7 anni fa

Oltre alla convenienza economica,da anni e’ cosi,ci diamond dime toccata anche la convenienza political tanto a destra,sinistra ,centro e qualsiasi colore,mi fa piacere che un giudice dica queste cose,evviva!

operaio.pratese
operaio.pratese
7 anni fa

Condivido in pieno, hanno piena ragione.

carolina
carolina
7 anni fa

hanno ragione tutti ma…. abbiamo ragione anche noi!che tutti i giorni siamo in pericolo.solo per meditare che le celle sono troppo strette?per non andarci imparano come fare.

Fabrizio
Fabrizio
7 anni fa

I giudici rimasti sono pure incompetenti e per sbrigarsi danno le sentenze senza leggere questo è più dannoso per il cittadino o impresa