Non si placa la polemica sulla movida cittadina. L’estate ancora non è iniziata, ma il clima tra i residenti e i gestori dei locali del centro storico si fa sempre più surriscaldato. Dopo il provvedimento arrivato ad uno dei gestori dell’enoteca I Frari, che dovrà pagare 1750 euro di multa, arriva immediata la solidarietà degli altri titolari dei locali del centro. Paolo Colzi, titolare di Fiaschemberg, si è fatto promotore di una raccolta fondi tra i commercianti così da poter, almeno in parte, risarcire i Frari. Ma non è tutto, Colzi ha poi lanciato l’idea di chiudere per un giorno tutti gli esercizi commerciali del centro storico.
A prendere posizione sono anche alcuni consiglieri comunali. “Penso non si possa continuare con questo continuo dualismo tra chi si vuol divertire e chi vuol riposare. Tutti hanno le proprie ragioni – sottolinea Lorenzo Rocchi, capogruppo del Pd – Se vogliamo aggredire il problema dobbiamo domandarci che tipo di città vogliamo diventare. Se la scelta è quella che credo, una città più moderna, più viva e più sicura, dobbiamo favorire l’apertura dei locali, riempire le strade del centro di gente a tutte le ore. Pur comprendendo il disagio di alcuni residenti questo percorso non si può fermare“. Diversa la posizione di Antonio Longo della lista Prato con Cenni, che ribadisce “E’ necessario valorizzare quello che di buono è nato grazie all’impegno dei locali che animano un centro che, solo fino a qualche anno fa, pareva morto. Rimane il fatto che sia paradossale che i locali debbano autotassarsi per venirsi incontro e che siano i residenti del Centro a non volere la vita in centro. Io voglio una Città viva”.
I residenti del centro si devono solo vergognare. Vogliono il degrado? Problemi loro. Chiudete i locali in centro e Aprite li nelle periferie. Chi é causa del suo male deve solo piangere se stesso.