22 Giugno 2016

Servizi postali, confermati i tagli: dal 27 giugno anche a Prato scatta la consegna a giorni alterni. Nuovi scioperi in vista


Poste Italiane non torna indietro. La data attesa e temuta è quella di lunedì 27 giugno, quando scatterà ufficialmente il piano di riorganizzazione aziendale anche in provincia di Prato: in termini operativi, partirà il paventato recapito a giorni alterni. La posta non verrà più consegnata tutti i giorni, con un taglio netto di 31 zone di recapito e ricadute sul fronte occupazionale, 41 esuberi solo nel distretto.

A denunciarlo con forza, i sindacati di Uilposte e Slc-Cgil, che mettono in evidenza gli effetti negativi del nuovo progetto, in prima battuta il peggioramento della qualità del servizio all’utenza, cittadini e imprese.

“Ci sarà una diversificazione di questo recapito a giorni alterni – precisa Renzo Nardi, segretario regionale Uilposte -. Ci saranno zone più densamente popolate dove i giorni alterni saranno parziali e non totali, e altre zone meno popolate (soprattutto i Comuni della Provincia, ndr) dove la consegna a giorni alterni sarà effettiva. Quindi, qualsiasi pezzo di corrispondenza, anche quella più importante, sarà recapitata un giorno sì e l’altro no, creando di fatto cittadini di serie A e di serie B. Non vediamo sviluppo, proposte costruttive da parte dell’azienda – rimarca – ma solo tagli e riduzione dei costi”.

Il recapito a giorni alterni ha già preso l’avvio a maggio nella provincia di Arezzo e proseguirà a Prato e in altre province toscane fino al 2017, quando il sistema sarà esteso a tutta la regione. A poco sono serviti gli scioperi e le manifestazioni in strada: il distretto dovrà adattarsi alle direttive aziendali, che vanno ad abbattersi su un territorio già compromesso: la provincia di Prato dal 2010 ad oggi ha subito un taglio di 47 zone di recapito. Adesso l’ennesima pesante sforbiciata, a cui i sindacati si oppongono.

“Non ci fermeremo. Con lo sciopero delle prestazioni aggiuntive non lavoreremo un’ora in più rispetto a quanto necessario – sottolinea Graziano Benedetti, coordinatore regionale Slc-Cgil area servizi postali -. Stiamo preparando lo sciopero generale: chiameremo la cittadinanza, le istituzioni, la comunità montana. Tutti quanti per ribadire la nostra contrarietà a questo progetto di riorganizzazione nei capoluoghi di provincia e nelle aree metropolitane. Vogliamo che la consegna della posta nei capoluoghi di provincia continui ad essere portata avanti – conclude – tutti i giorni”.

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