11 Giugno 2016

Steward e artisti di strada per evitare gli schiamazzi notturni. Il piano del Comune e degli esercenti contro gli eccessi della movida


Il diritto di divertirsi fino a tardi, magari bevendo un bicchiere in uno dei tanti locali del centro storico pratese, e quello di riposare senza essere disturbati da schiamazzi notturni. Con l’arrivo dell’estate si ripresenta il tema “movida”, cresciuto negli anni anche a Prato grazie all’apertura di nuovi pub, ristoranti e wine bar.

Per trovare un equilibrio tra le esigenze dei clienti (e degli esercenti) e quelle dei residenti del centro, il Comune insieme a Confcommercio e Confesercenti mette in campo steward e artisti di strada per vigilare sul comportamento corretto delle persone che affollano le strade dove si trovano i locali notturni. Due operatori, riconoscibili da una pettorina, a partire dal 16 giugno, percorreranno i luoghi caldi della movida cittadina tutte le sere da giovedì alla domenica, dalle 23 alle 2 del mattino. Nessuna multa o reprimenda per chi fa confusione, ma solo l’invito ad abbassare la voce e nel caso, a bere responsabilmente. Non solo, gli steward avranno anche il compito di evitare che si formino rifiuti vicino ai locali o peggio, che i vicoli del centro possano trasformarsi in bagni all’aperto. A loro, a breve, si affiancheranno anche degli artisti di strada, dei “mimi” che cercheranno in modo simpatico di dissuadere comportamenti eccessivi o molesti e promuovere comportamenti corretti.

L’iniziativa fa parte del progetto “Notti di qualità”, promosso da Anci Toscana e gestito da Cnca Toscana, tramite la cooperativa Cat. “A Firenze l’uso di artisti di strada per gestire questo tipo di situazioni è già in atto – spiega Valentina Menzella della cooperativa Cat – devo dire con buoni risultati. Quando i mimi si avvicinano ad un gruppo un po’ turbolento inizialmente c’è un po’ di smarrimento, poi inizia la sensibilizzazione sul rispetto degli orari, dell’ambiente e del uso responsabile dell’alcol”.

Il 14 e il 21 giugno presso la Camera di commercio si svolgeranno le giornate di formazione curate dalla cooperativa Cat e dedicate al personale degli esercizi aderenti all’iniziativa, che ad oggi sono già 20 nel solo centro storico. Il personale sarà formato per affrontare il confronto con i clienti su alcuni dei temi più delicati: evitare che si beva oltre il limite ed evitare schiamazzi in tarda notte per rispettare il riposo altrui.

“La somministrazione responsabile degli alcolici, la gestione dei rapporti con chi non dovrebbe chiedere un bicchiere di più, l’invito ad abbassare il tono della voce a tarda notte e tanti altri comportamenti non sono facili per un esercente, ma grazie a professionisti esperti di attività e locali notturni possiamo formare il personale”, spiega Valentina Menzella della Cooperativa Cat, “Ovviamente questo da solo non basta, ma va affiancata all’attività degli steward. Da Parigi a Barcellona a Bilbao sono molte le sperimentazioni sul tema della movida e anche in Italia si sta lavorando soprattutto sulla formazione”.

A sostenere l’iniziativa ci sono anche Estra, Asm e Programma Ambiente, che promuoveranno attraverso il personale steward che opererà nel centro storico la raccolta differenziata e l’uso degli appositi contenitori per rifiuti, così da evitare l’abbandono di bicchieri, carte o altra sporcizia.

 

 

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A.D.
A.D.
7 anni fa

Invece di fare le multe ai gestori di locali sarebbe bene multare gli incivili che gettano carte,bicchieri e abbandonano molte bottiglie di birra e di vino.

bob
bob
7 anni fa

Quoto A.D.: il gestore può essere “corresponsabile” fino ad un certo punto, cioè il gestore stesso può e deve chiamare le FFOO per difendere la sua attività dagli incivili. Altrimenti sia gestore che incivili di turno devono essere multati ed “identificati”.