Arrestato il “Tata”, spacciava droga alla stazione e in San Marco

Nell’ambiente dello spaccio era conosciuto come il “Tata”. La sezione antidroga della squadra mobile lo ha arrestato all’interno della sua abitazione in via della Rondine, nella zona della Sacra Famiglia. Si tratta di un ventiquattrenne di nazionalità nigeriana, pluripregiudicato, già arrestato nell’aprile del 2011 a Prato (in quel caso venne trovato in possesso di oltre un chilo di eroina) e nel 2008 in provincia di Caserta, sempre per spaccio di droga. Il pusher concentrava la sua attività nell’area di piazza della Stazione e piazza San Marco. La polizia lo ha sorpreso nel suo appartamento, dove si trovava assieme ad altri due connazionali suoi conviventi. Il blitz degli agenti in borghese, eseguito ieri mattina intorno alle 11, ha permesso di scoprire e sequestrare 27 ovuli contenenti eroina, per un totale di 275 grammi, che erano stati nascosti in alcuni mobili tra gli abiti del 24enne. Sequestrati anche 5620 euro ritenuti provento dell’attività illecita, visto tra l’altro che il pusher risulta disoccupato. Nei suoi confronti è scattato l’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Un altro pusher è finito in manette ieri pomeriggio, intorno alle 16,20. L’uomo, un trentanovenne di nazionalità marocchina, clandestino e pregiudicato, si trovava in via Convenevole da Prato in sella ad una bicicletta mentre stava per vendere una dose ad un cliente. Alla vista degli agenti ha gettato a terra un piccolo involucro, contenente poco più di un grammo di hashish, per poi tentare la fuga. I poliziotti lo hanno bloccato e condotto in Questura. Dagli accertamenti è emerso che il 39enne, peraltro sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, era già stato arrestato due volte di recente sempre per spaccio di droga. Inoltre era stato condannato anche per furto aggravato. L’individuo che si trovava in sua compagnia, un 33enne albanese, ha ammesso di aver contrattato l’acquisto di droga, non andato a buon fine per l’intervento degli agenti.