10 Settembre 2016

Bimba rimpatriata in Italia dopo il malore in Algeria, il plauso del Comune di Poggio a Caiano per la buona riuscita delle operazioni


Il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini ed il vicesindaco Francesco Puggelli hanno inviato una lettera alla presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero degli esteri, all’ambasciata italiana ad Algeri, alla prefettura di Firenze e all’ospedale Meyer per esprimere il proprio ringraziamento per il successo dell’operazione di rimpatrio sanitario assistito d’urgenza condotto a favore della bambina poggese colpita da emorragia cerebrale ad Algeri.

La piccola era stata colpita da malore una settimana fa, mentre era in visita con la famiglia dai nonni, che vivono in Algeria. Grazie all’interessamento dell’ospedale Meyer, la bambina è stata rimpatriata sotto il coordinamento della Farnesina e dell’ambasciata italiana ad Algeri.
“Tutta la comunità di Poggio ringrazia per questa efficienza e collaborazione fattiva fra istituzioni – dicono Martini e Puggelli – perché in sole 48 ore siamo riusciti a rimpatriare la bambina. Ringraziamo in particolare per la disponibilità il Meyer ed in particolare il direttore del Centro di eccellenza neurochirurgica dello stesso ospedale fiorentino, Lorenzo Genitori, nonché la dottoressa Alice Marziali, funzionaria dell’Ambasciata d’Italia ad Algeri, che ha seguito con enorme attenzione ed umanità la famiglia ad Algeri, e la dottoressa Costanza del ministero degli Affari Esteri che si è adoperata fin da subito con grande efficienza per rendere possibile il volo”.

“Una volta contattati dal padre – spiega Puggelli – abbiamo capito subito la gravità delle condizioni della bambina che non sarebbe potuta restare ad Algeri. Così ci siamo subito attivati ed entrati in contatto con il Meyer, che si è mosso con rapidità ed efficienza insieme a tutti gli altri soggetti istituzionali che sono stati attivati”.

“È avvero importante – conclude il sindaco Martini – sottolineare l’impegno e l’ottimo risultato ottenuto quando fra tutti gli Enti si lavora in sinergia con l’obiettivo di salvare, come in questo caso, la vita di una bambina”.

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