Due giovani donne di Prato, Francesca Campani e Jessica Papi, hanno realizzato le magliette che sono state date al cast di attori de “Il Ciclone” in occasione della serata dedicata ai 20 anni del film. Francesca e Jessica sono proprietarie di un’attività nel centro storico di Firenze, un negozio di abbigliamento chiamato “JeFra” – evidentemente composto dalle iniziali dei loro nomi – che offre ai clienti anche la possibilità di fare stampe e grafiche su abiti e personalizzazione di jeans. Proprio così sono nate le magliette che lunedì sera sono state donate a Leonardo Pieraccioni, Tosca D’Acquino, Massimo Ceccherini, Barbara Enrichi e Sergio Forconi (gli ultimi due gli interpreti, rispettivamente, dei personaggi della sorella e del padre di Levante-Pieraccioni).
“La nostra idea era quella di fare un omaggio a Leonardo Pieraccioni e agli attori principali di un film amatissimo – riferisce Francesca Campani -. Abbiamo così realizzato magliette con alcuni frame de ‘Il Ciclone’ e, tramite un amico, siamo riuscite a consegnarle direttamente a Leonardo, Tosca, Massimo e agli altri attori del cast mentre si trovavano a cenare in un noto ristorante di sushi in piazza S. Croce, prima che andassero alla serata in piazza S. Spirito, dove, in mezzo a tantissime persone, è stato proiettato anche il film”. Gli attori, come mostrano le foto, hanno apprezzato molto il regalo: “Dopo poco che erano andati via dal ristorante, Leonardo è tornato indietro perché si era scordato la busta in cui si trovava la sua maglietta! Per noi è indubbiamente una buona occasione di pubblicità” racconta ancora Francesca.
“JeFra” si trova in via Sant’Antonino ed è stato inaugurato il 28 luglio. Francesca ha lavorato per molto tempo come commessa in negozi di abbigliamento, mentre Jessica faceva la modellista in un pronto moda di Prato. Le due amiche, tra mille difficoltà e con grande determinazione, sono riuscite poi a mettersi in proprio: “A Prato ci siamo formate professionalmente e siamo grate a questa città; Firenze ha rappresentato una vera e propria sfida”, commentano.
Mi domando e dico: se questa è una notizia da scrivere sul giornale,maaaaaaaaaa