La Misericordia di Oste ha in programma la vestizione di nuovi confratelli e consorelle e la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia definisce tale atto “nullo e inefficace” perché la sezione è commissariata.
Domenica prossima, 30 ottobre, nella parrocchia di Oste si terrà la cerimonia di accoglienza dei nuovi iscritti in seno alla sezione, una pratica tradizionale nel mondo della Misericordia, durante la quale il presidente della Confraternita consegna la tradizionale veste nera ai nuovi arrivati, che da quel momento diventano membri attivi dell’associazione. Il fatto è che dal 16 agosto la sezione ostigiana è commissariata dall’Arciconfraternita di Prato a cui è associata e dunque, secondo quanto previsto dallo statuto, non potrebbe procedere a nessun tipo di attività. Da quel momento è nato un braccio di ferro tra la sede centrale e Oste perché il Consiglio direttivo della sezione non ha accettato la decisione e di fatto impedisce al commissario Massimiliano Iacolare di entrare nella sede di via Scarpettini per compiere il suo mandato.
Sul proprio sito web la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia ha pubblicato un comunicato durissimo a questo proposito. “La sezione di Oste – si legge sul sito – non può compiere azioni di ogni tipo, se non tramite il commissario. Per questo motivo la Confederazione Nazionale segnala che ogni iniziativa autonoma, compresa la vestizione, verificatasi durante il commissariamento è da ritenersi nulla e inefficace. Invita pertanto la Sezione di Oste a soprassedere da ogni tipo di azione, se non previa autorizzazione del commissario delegato”.
La contesa dunque continua e a questo punto si chiuderà solamente con un provvedimento del giudice. Nel mese di marzo fu Oste a chiedere al tribunale la trascrizione a suo nome della proprietà della sede, che per statuto appartiene all’Arciconfraternita, così come tutte le altre sedi territoriali, e dei mezzi di servizio. Per questo motivo la Misericordia di Prato decise di commissariare la sezione di Oste ritenendo illegittima tale richiesta.
