23 Dicembre 2016

Clandestini nascosti nei bidoni dei rifiuti: la scoperta durante un blitz in un pronto moda FOTO


Tre clandestini nascosti dentro i bidoni per la raccolta differenziata del biologico e della carta. Li hanno trovati, nel corso di un controllo in un azienda di pronto moda nella zona di San Paolo, gli agenti della Polizia Municipale. L’attività imprenditoriale è stata sospesa, è scattato il sequestro penale dell’immobile, dove sono stati accertati diversi abusi, e dei macchinari, mentre i due titolari sono stati denunciati.
I fatti si sono svolti nella mattinata di ieri. Gli agenti della Polizia Municipale, insieme agli Ispettori del lavoro e ai Tecnici della Prevenzione della ASL Toscana Centro, hanno eseguito un controllo nella zona di San Paolo presso una ditta di confezione abbigliamento pronto moda. L’impresa è risultata insediata in un piccolo magazzino di 50 mq. sul retro di un’abitazione utilizzata come alloggio per i lavoranti. Tra i due edifici, un cortile completamente invaso da tettoie abusive e materiale ammassato in maniera disordinata tra cui due bidoni per la raccolta differenziata: biologico e carta.
Al momento dell’accesso erano presenti solo due persone, una coppia, risultati regolarmente assunti dalla ditta ma gli agenti hanno constatato che erano cinque le postazioni lavoro attrezzate con merce da cucire e calde al tatto. Mancavano almeno tre persone all’appello che non sono state rinvenute da nessuna parte: impossibile che fossero uscite perché i fabbricati sono circondati da edifici e da mura di cinta.
Solo dopo diverso tempo un lavorante è stato scoperto dentro il cassonetto del biologico, mentre addirittura due sono stati trovati dentro quello della carta, sul coperchio del quale erano state appoggiate delle cassette di frutta. I tre soggetti nascosti sono risultati, dopo gli accertamenti di rito, in stato di clandestinità. L’attività imprenditoriale è stata sospesa dalla Direzione Territoriale del Lavoro mentre i Tecnici della Azienda USL hanno impartito prescrizioni per l’adeguamento alle norme di sicurezza.
La Polizia Municipale ha sequestrato penalmente l’intero complesso immobiliare in cui ha rinvenuto abusi consistenti in volumi in ampliamento della superficie del laboratorio e dell’unico servizio igienico presente oltre alla costruzione di tettoie e realizzazione di vani ad uso dormitorio privi di requisiti igienico-sanitari. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro i ventitré macchinari tessili in uso alla ditta.
I gestori dell’attività e la titolare della ditta sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per violazione delle normative urbanistiche-edilizie, delle norme di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro e per lo sfruttamento della manodopera clandestina.
I proprietari si dovranno adoperare per il ripristino dello stato dei luoghi, l’eliminazione del degrado riscontrato e la nuova attestazione dell’agibilità dei locali.

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