23 Dicembre 2016

Diploma di “Paziente esperto” per 120 cittadini


Centoventi cittadini hanno ricevuto il diploma di “Paziente esperto”. Sono cittadini che hanno partecipato volontariamente ad un progetto di autogestione delle malattie croniche che si è posto l’obiettivo di potenziare le competenze necessarie per autogestire il proprio stato di salute, unendo le esperienze e le conoscenze di pazienti e dei loro familiari, in modo da migliorare il benessere psicofisico. I partecipanti sono stati “reclutati” all’interno dei percorsi della Sanità d’Iniziativa, del servizio di riabilitazione cardiologica e nel contesto dell’ Associazionismo del terzo settore.
Il progetto si basa sul programma di autogestione delle malattie croniche e del diabete della Stanford University rivolto ai cittadini affetti da patologie croniche.
Gli infermieri sono il punto di forza del programma, hanno condotto insieme ai pazienti 10 seminari, focalizzando l’attenzione sulle attività che il paziente svolge quotidianamente per mantenersi in salute. Imparando a gestire la malattia e l’impatto che questa ha sulla propria vita e sulle proprie emozioni, il paziente assume un ruolo attivo, diventa “esperto”, migliora l’autostima ed il proprio stato di salute auto percepito.
L’esperienza pratese è stata oggetto di una tesi di laurea, presentata ieri dalla neo laureata Martina Sadini e dal relatore dottoressa Stefania Cecchi al personale infermieristico che opera sul territorio della provincia di Prato ed ai cittadini che hanno partecipato al programma di seminari. Si tratta della prima evidenza scientifica Italiana per valutare l’impatto a lungo termine dei seminari di autogestione delle malattie croniche condotti con il metodo Stanford University. Lo studio ha utilizzato la metodologia dell’intervista qualitativa con domande aperte condotto su un campione significativo di cittadini che hanno partecipato ai seminari nel 2013 e nel 2014. L’analisi dei dati raccolti ha dimostrato il raggiungimento, da parte dei “pazienti esperti”, di autonomia e autogestione della propria malattia cronica, un miglior mantenimento della salute, delle attività fisiche, delle strategie e degli strumenti di autogestione. I risultati della ricerca avvalorano l’efficacia dei seminari basati sull’evidenza scientifica, i dati qualitativi dimostrano, infatti quanto di quelle competenze, capacità, conoscenze, a distanza di uno/due anni dal termine del seminario Stanford, siano ancora parte della vita quotidiana dei pazienti pratesi, divenuti così “esperti” nell’autogestione della loro malattia cronica.

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