“È stata avviata l’azione di revoca del contributo alla CReAF di Prato. In presenza di una procedura concorsuale, è un atto dovuto, a tutela delle risorse pubbliche”. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione del capogruppo M5s Enrico Cantone in merito alle rivendicazioni della Toscana nei confronti di questa società. Ciuoffo, spiega una nota, ha precisato che “la situazione è precipitata con la richiesta di concordato presentata dalla società, nel mese di agosto, senza che né la Regione né i soci fossero preventivamente informati”. Cantone si è dichiarato ampiamente soddisfatto della risposta dell’assessore. Nell’interrogazione si chiedeva “per quale motivo la Giunta regionale, davanti ad un evidente e perdurante fallimento progettuale del CReAF, abbia continuato negli anni ad elargire finanziamenti pubblici a tale società per rendersi poi improvvisamente conto, a seguito della richiesta di fallimento, che forse si era compiuta qualche leggerezza di troppo, tanto da esprimere la necessità di recuperare gli 11 milioni di euro elargiti”. L’assessore ha aggiunto che “pur non avendo la Regione, la responsabilità sulla realizzazione e messa in esercizio dell’opera, si è adoperata per superare le criticità”. “La Regione – ha concluso Ciuoffo – svolge azione di vigilanza
sulle opere finanziate, ma la responsabilità della loro realizzazione non può essere attribuita al soggetto finanziatore”.
