3 Maggio 2017

Povertà, in aumento del 49% le persone che si rivolgono alla San Vincenzo de’ Paoli per “fare la spesa”


Arrivare alla fine del mese diventa sempre più difficile: i dati dell’attività svolta nel 2016 dalla Società San Vincenzo de’ Paoli di Prato ne sono una conferma. Lo scorso anno le famiglie in difficoltà aiutate dall’ente caritativo sono state oltre 1.200 (+9% rispetto al 2015), per un totale di 4.200 persone. A destare preoccupazione è soprattutto il forte incremento delle famiglie che necessitano aiuto per l’acquisto degli alimenti: 1.827 persone, quasi il doppio del 2015 con un incremento del 49%. Si tratta per lo più di soggetti che non rientrano nei canali tradizionali di assistenza sociale. Aumentano anche gli anziani in difficoltà (+27%), mentre si registra una lieve diminuzione (-1%) delle persone disoccupate che si rivolgono alla San Vincenzo de’ Paoli. Stazionari ma sempre numerosi, ben 165, i casi di povertà dovuti a separazioni e divorzi. Gli stranieri rappresentano ancora la maggioranza: il 56% del totale con punte del 63% nei centri di distribuzione di viveri e vestiario.
Se da un lato la richiesta di aiuto aumenta, dall’altro calano le risorse a disposizione. In particolare i viveri ottenuti gratuitamente e ridistribuiti sono passati dalle 68 tonnellate del 2015 alle 66 dello scorso anno. “Il calo – fa sapere la San Vincenzo de’ Paoli – è dovuto a minori conferimenti dal Banco Alimentare che, a sua volta, è penalizzato dalla riduzione delle donazioni dalla Grande Distribuzione, che tende a monetizzare, mediante “offerte speciali”, i prodotti prossimi a scadenza, precedentemente destinati alle donazioni”. A parziale compensazione, l’aumento del valore dei beni in natura diversi dagli alimentari (indumenti e mobili) per una stima di circa 58.000 Euro (+30% rispetto all’anno precedente). Decisivo per l’entità degli aiuti il fatto che l’Associazione operi interamente su base di volontariato gratuito, con spese gestionali contenute al 2% delle somme movimentate, per altro abbondantemente coperte dai contributi degli stessi confratelli, che rappresentano oltre il 7% delle entrate.
Non mancano però i dati positivi, uno su tutti: l’aumento dei volontari. Grazie all’ingresso di 27 nuove persone la San Vincenzo de’ Paoli può contare oggi su 168 confratelli. “Un ulteriore punto d’appoggio per intensificare l’opera dell’Associazione davanti al vasto fronte delle povertà, nella certezza di poter sempre contare sulla simpatia e sul sostegno della cittadinanza” commenta il presidente della San Vincenzo de’ Paoli, Andrea Gori.

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