Settanta quadrati di stoffa realizzati da un gruppo di donne pratesi andrà a comporre una grande “coperta per la pace” in stile patchwok, con destinazione finale Israele. Le 70 donne che hanno aderito al progetto frequentano i gruppi di Qi Gong per la Terza Età organizzati dall’associazione Psycheros.
Domani, mercoledì 31 maggio, i lavori verranno esposti alle 17 in piazza S. Maria delle Carceri; a seguire, le donne verranno ricevute nel salone comunale, dove consegneranno al sindaco Biffoni i loro lavori. Il primo cittadino si è impegnato a mandare i 70 quadrati per la pace a Israele a nome delle donne pratesi.
Tutto è nato dalla proiezione di un video a cura di “Dryphoto arte contemporanea” avvenuta lo scorso 8 marzo, in occasione delle festa della donna, evento cui hanno partecipato i gruppi di Qi Gong di Psycheros. Il video mostrava una marcia per la pace di trentamila donne e madri israeliane e palestinesi, che chiedevano ad una sola voce la fine del conflitto che da decenni logora la loro terra. Donne ebree, musulmane e cristiane hanno camminato insieme per 15 giorni dal nord di Israele a Gerusalemme in un percorso di duecento chilometri.
In occasione della marcia, che si è tenuta lo scorso ottobre, la cantante folk israeliana Yael Deckelbaum ha composto e cantato insieme a donne palestinesi “Prayer of Mothers” (“Preghiera delle Madri”).
La marcia è un’iniziativa del movimento “Le donne dichiarano la Pace” (“Women Wage Peace”), nato in Israele nel 2014 in seguito allo stallo delle trattative di pace e il lancio dell’operazione “Margine Protettivo” da parte di Israele nella Striscia di Gaza. Il movimento è cresciuto senza leader e si è diffuso in tutto il mondo grazie al video girato in occasione della marcia.
Dopo aver visto le immagini della marcia per la pace, le 70 donne pratesi dei gruppi di Qi Gong di Psycheros hanno deciso di aderire al progetto “Piece for Peace “ (“Un quadrato per la Pace”), un appello internazionale lanciato dal movimento “Woman Wage Peace” per la creazione di una coperta per la pace: ogni donna produce un quadrato di stoffa ricamato o disegnato con qualsiasi tecnica e lo firma con nome e nazione di residenza. Ogni manufatto deve essere mandato a Israele per comporre un grande patchwork. Da qui l’iniziativa pubblica di domani pomeriggio, con consegna dei lavori delle donne pratesi nelle mani del sindaco Matteo Biffoni.
