Dani Casadio, 42 anni, ex marito e padre delle due persone rimaste lievemente ferite durante la sparatoria del 19 aprile al campo nomadi di viale Manzoni, a Iolo, è stato arrestato sabato scorso in provincia di Rovigo, dove abita la nuova compagna. L’accusa è di porto illegale di arma (una pistola automatica che non è stata trovata), minaccia aggravata e spari in luogo pubblico. Secondo gli inquirenti, Casadio avrebbe agito per motivi passionali. L’ex moglie, una donna di 39 anni e il figlio di 19, rimasero leggermente feriti alle gambe, ma non direttamente dai proiettili sparati dall’uomo. Dopo la sparatoria, l’uomo si è recato in Francia per poi far ritorno in città, dove la squadra mobile ha monitorato i suoi spostamenti, per poi arrestarlo. La polizia ha ricondotto la presenza dell’uomo nella zona e nell’ora in cui è avvenuta la sparatoria grazie alle celle telefoniche e ad alcune telecamere che hanno ripreso la sua auto. Nei giorni scorsi è arrivata anche la collaborazione delle vittime.
La sparatoria, avvenuta in pieno giorno, aveva creato allarme in città. Tre i bossoli recuperati dalla polizia scientifica. I colpi erano indirizzati a terra, a scopo intimidatorio, ma avrebbero potuto avere conseguenze perggiori visto che sono andati ad infrangersi contro alcuni giochi per bambini all’interno del campo nomadi.
