Cani tradizionalmente usati per fare la guardia alle greggi ma che finiscono per costituire un problema per gli escursionisti. Non è la prima volta che se ne parla: l’ultimo episodio domenica, quando due donne sono state bloccate da un gruppo di questi animali mentre stavano percorrendo il sentiero 20 del Cai. Soltanto l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati dalle donne, ha permesso loro di poter tornare a casa (Leggi l’articolo).
Un’esperienza analoga la racconta il pratese Marco Corsini, appassionato di escursioni in mountain bike, soprattutto sui sentieri del territorio pratese: «L’ultima volta è successo ad aprile: abito alla Castellina e mi piace percorrere in bici la strada che dalla Salita dei Cappuccini si dirige verso i Cento Pini. Quando sono arrivato alla Casa rossa mi sono trovato davanti un pastore maremmano». Un grande spavento per il nostro lettore, che è riuscito a passare oltre, ritrovandosi, però, il cane sulla strada del ritorno: «Pur essendo in bici, non mi sono arrischiato a passare per quella strada, che risultava bloccata dal pastore maremmano. Mi è toccato fare una deviazione per tornare a casa e prendere un sentiero più lungo».
Non un episodio isolato, ma numerosi e in sequenza, tanto che Corsini ha deciso di abbandonare la buona abitudine della passeggiata in bici. «Anche un mio amico andava a camminare su quella strada con la moglie. Si è trovato davanti un gruppo di maremmani che ha spruzzato con la bottiglia d’acqua per poter continuare il proprio cammino. Non è un’esperienza piacevole ‘mettersi a tu per tu’ con un cane di grossa taglia e apparentemente aggressivo. I pastori dovrebbero stare più attenti a dove portano a pascolare le greggi».
LS
Se gli sequestrassero il cane o meglio ancora i greggi, dopo tre o quattro sequestri, di cani sulla strade di montagna non se ne incontrerebbero piu’!