1 Luglio 2017

Popolare di Vicenza, Confconsumatori: “Rischio stop per le cause avviate. Azioni legali contro Banca d’Italia e Consob”


Cosa succederà agli azionisti della Banca Popolare di Vicenza messa in liquidazione coatta amministrativa? Per saperne di più bisognerà aspettare la conversione del decreto legge approvato dal Governo che ci sarà entro la fine di agosto. Tuttavia ad oggi, secondo l’analisi svolta dagli avvocati della Confconsumatori, se il decreto legge fosse confermato, “le cause iniziate al Tribunale di Prato non potrebbero essere proseguite”. “Gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati azzerati – si legge ancora in una nota di Confconsumatori Prato – non potrebbero far però causa a Banca Intesa (che ha acquisito BpVi e Veneto Banca), in quanto nella cessione a tale istituto non sono compresi i debiti della banca nei confronti dei propri azionisti e obbligazionisti subordinati, derivanti dalle operazioni di commercializzazione di azioni e obbligazioni subordinati”. A fronte di tutto ciò e in attesa che il decreto sia o meno confermato, secondo Confconsumatori gli azionisti e obbligazionisti subordinati potrebbero comunque perseguire nuove azioni giudiziarie: contro Banca d’Italia e Consob per far valere la responsabilità di questi enti per negligenza nel controllo delle due banche; contro Banca Intesa, chiedendo nel corso del giudizio, che sia dichiarato incostituzionale il Decreto Legge emanato dal Governo per violazione degli articoli 24 e 47 della Costituzione. “Ma soprattutto, fin da subito – prosegue l’associazione dei consumatori – gli azionisti e obbligazionisti subordinati potranno chiedere l’ammissione al passivo della Popolare di Vicenza nel senso di far riconoscere in quella sede il risarcimento dei danni subiti dalla perdita del capitale investito. In questo caso – chiarisce Confconsumatori – molte delle possibilità di risarcimento dipenderanno dalla volontà del Governo e in particolare dalle risorse finanziarie che lo Stato vorrà mettere nel salvataggio dei piccoli risparmiatori”.
Per questo, la Confconsumatori invita tutti gli azionisti della Popolare di Vicenza a non demordere ed a far sentire forte la loro voce di protesta contro soluzioni che portino alla perdita totale del capitale investito dai piccoli risparmiatori.“Confconsumatori, insieme alle altre associazioni, presenterà a breve proposte al Ministero ed a Banca Intesa per salvaguardare le ragioni degli oltre 210 mila azionisti ed obbligazionisti subordinati che hanno visto bruciare circa 11,2 miliardi di euro dei propri risparmi” afferma il presidente provinciale di Confconsumatori Prato, Marco Migliorati. “Inoltre, Confconsumatori continuerà a tenere aggiornati i risparmiatori sull’evolversi della vicenda, soprattutto a settembre quando si saprà se il decreto sarà confermato o meno” conclude Migliorati.

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