28 Agosto 2017

Avvelenamenti a Paperino, esito negativo del primo animale analizzato. La Polizia provinciale: “Allargare lo spettro delle sostanze ricercate” VIDEO


Indagini complicate dalla prolificazione delle sostanze tossiche. Il quadro tracciato dalla Polizia provinciale, in azione contro gli avvelenamenti degli animali, è quantomeno complesso e le indagini fatte partire dopo l’ultimo caso a Paperino, con sei volpi e sette tra cani e gatti morti nell’ultimo periodo a causa di sospette esche venefiche, ne è la prova. Nuovi pesticidi o miscugli di sostanze hanno allargato la platea dei veleni utilizzati, tanto da far sorgere dubbi anche sull’esito negativo dato dalle analisi dell’Istituto zooprofilattico di Firenze sulla carcassa di un cane deceduto proprio nella frazione sud di Prato.
Gli agenti sono in attesa della consegna della carcassa del gatto di un altro cittadino di Paperino. In casi di presunti avvelenamenti, la prescrizione è, infatti, quella di conservare il corpo dell’animale in un luogo refrigerato per poi affidarlo alla Polizia provinciale. In alternativa, in vista degli accertamenti per confermare l’intossicazione, si può consegnare il contenuto gastrico ottenuto da eventuali pratiche effettuate dal veterinario sull’animale. I reati in ballo sono tre (getto pericoloso di cose, maltrattamento, uccisione di animale) e molto spesso le comunicazioni di notizie di reato vanno a carico di ignoti.
La Polizia provinciale sottolinea l’importanza di segnalare tutti i casi di presunto avvelenamento di animale: l’unico modo per mappare le zone pericolose e rendersi conto dlel’estensione del fenomeno in tutti e 6 i comuni della provincia di Prato.

Ascolta l’intervista al vicecomandante della Polizia provinciale di Prato Leonetto Trinci

Lucrezia Sandri

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