8 Settembre 2017

Duomo pieno di fedeli per l’8 settembre. Otto vescovi e un cardinale hanno concelebrato il solenne pontificale della festa


In un duomo pieno di fedeli si è celebrato questa mattina il solenne pontificale dell’8 settembre, Natività di Maria, festa conosciuta a Prato come «Madonna della Fiera».
Per l’occasione, e per la prima volta, la messa è stata officiata da otto vescovi toscani e un cardinale, invitati da monsignor Agostinelli a condividere con la città la festa più cara ai pratesi.
La funzione è stata presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro a Roma, assieme a lui c’erano i vescovi emeriti di Prato e Fiesole, mons. Gastone Simoni e mons. Luciano Giovannetti, l’arcivescovo di Lucca mons. Italo Castellani, il vescovo di Arezzo mons. Riccardo Fontana, il vescovo di Massa-Carrara-Pontremoli mons. Giovanni Santucci, il vescovo di Pescia mons. Roberto Filippini e il vescovo di San Miniato mons. Andrea Migliavacca. Presente la diocesi di Pistoia con il vicario generale don Patrizio Fabbri e il cancelliere don Roberto Breschi. E naturalmente mons. Franco Agostinelli.

Come da tradizione il solenne pontificale è stato concelebrato dal clero diocesano, presente con oltre settanta sacerdoti e quindici diaconi. Ma come detto, sono stati davvero tanti i pratesi che hanno deciso di partecipare alla messa dell’8 settembre. Pieni tutti i posti a sedere e piene la navate della cattedrale, con persone in piedi in ogni angolo della chiesa. Fin dal mattino una lunga fila di fedeli si è recata in visita al Sacro Cingolo, esposto alla venerazione nella sua Cappella.

 

Presenti nelle prime file le massime autorità cittadine, con il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto Rosalba Scialla e i rappresentanti delle forze dell’ordine in alta uniforme.

Nell’omelia, affidata all’ospite d’onore, il cardinale Comastri ha incentrato le sue parole su Maria e la sua disponibilità nei confronti del disegno di Dio. «La Vergine – ha osservato il porporato – dicendo sì alla richiesta annunciata dall’Angelo, di accogliere nel proprio grembo il più grande miracolo della storia per dare un nuovo inizio all’umanità, è diventata la prima collaboratrice di Dio. Maria non ha deluso il Signore. Ma quanti lo deludono, quanti non rispondono al suo appello e bruciano nell’egoismo!». Il Cardinale ha poti citato più volte l’esempio di Madre Teresa di Calcutta, da lui conosciuta personalmente e incontrata più volte a Roma: «Lei diceva – ha affermato il porporato – che “anche una sola goccia di acqua pulita rende pulito tutto il mare”». Il porporato ha concluso l’omelia parlando dell’importanza della famiglia come primo luogo di trasmissione della fede. «Vi auguro – ha concluso rivolgendosi ai pratesi – che le vostre case assomiglino alla casa di Nazareth. Mi sembra il miglior augurio da farvi in questo giorno di festa».

Al termine della celebrazione il cardinale Comastri, accompagnato da mons. Agostinelli, ha mostrato la Sacra Cintola ai malati presenti in cattedrale. Per loro, da parte del porporato, c’è stato anche un saluto e una carezza affettuosa.

Poi la mattinata di festa è proseguita con un’altra importante tradizione, la consegna, da parte del Comune, dei ceri per illuminare la Cappella del Sacro Cingolo. «Con la consueta gioia sono qui con voi a vivere questo momento di festa – ha detto il sindaco Biffoni al microfono sul sagrato del duomo –, con questo dono vogliamo ribadire il rapporto di amicizia tra la diocesi e il comune. E lo facciamo in una giornata particolare, per i 50 anni del Corteggio storico, lo facciamo oggi, in un mondo che cambia, con la Sacra Cintola che ancora rappresenta un punto di riferimento per i pratesi e per i nuovi pratesi. Momenti come questo servono a tenere insieme lo spirito della nostra comunità».

 

Sotto gli scatti di Alessandro Fioretti

 

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