2 Novembre 2017

Operatori della rsa di Cicignano senza stipendio da oltre due mesi. La CGIL presenta esposto all’Anac


Oltre 80 professionisti dell’assistenza alla persona che non hanno la certezza di uno stipendio, che trova in tutte le altre imprese sociali del territorio cadenza mensile e sicura erogazione. “La cooperativa Agorà non paga – sostiene Andrea Carli della FP CGIL di Prato – se non quando obbligata dalla minaccia del ricorso all’ingiunzione di pagamento.” Secondo la FP CGIL di Prato il comportamento dilatorio della Cooperativa Agorà – convenzionata con ASL per la RSA di Cicignano e con il Comune di Prato per i servizi di assistenza domiciliare – rischia di diventare lesivo del concetto di concorrenza. “Le imprese sociali di Prato sono tendenzialmente rispettose dei contratti e partono svantaggiate rispetto alla Cooperativa Agorà, unica a Prato, che può godere di maggiore liquidità non pagando gli stipendi ai lavoratori. Siamo per altro preoccupati per la qualità del servizio per gli anziani – continua Carli – poiché il personale appena trova un’altra occupazione rescinde il contratto e interrompe la continuità del rapporto con l’utenza.” Per il sindacato di piazza Mercatale le soluzioni potrebbero essere alla portata dell’amministrazione pubblica che dovrebbe intervenire. “Secondo il contratto tra ASL e Cooperativa Agorà per la struttura di Cicignano, al verificarsi di inadempienze quali la violazione degli obblighi economici del personale, il contratto può essere risolto. Abbiamo in più circostanze fatto presente la situazione all’assessore, ai servizi sociali di Prato e al direttore della Società della salute, ma sembra che a loro non interessi che ci siano circa 80 persone che non ricevono lo stipendio pattuito nei tempi stabiliti”. Per altro la CGIL ha saputo, ma non da Agorà, che è intenzione della cooperativa cambiare il soggetto erogatore del servizio. “Il rischio – continua la FP CGIL – è che sia una manovra per azzerare il debito nei confronti delle assistenti agli anziani.” Per il sindacato la misura è colma. “Viste le inadempienze da parte di Agorà nei confronti dei lavoratori da oltre 60 giorni e l’inerzia con cui la Società della Salute accompagna i mancati pagamenti senza risolvere il contratto, abbiamo deciso di presentare un esposto all’ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione). Speriamo così che qualcuno si prenda la responsabilità di intervenire per risolvere un problema che questa città non merita.”

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