2 Novembre 2017

Una pistola provvista di silenziatore nella casa in cui ha l’obbligo di dimora per rapine a sale giochi. La polizia sequestra anche un fucile


Due pericolose armi, un fucile con munizioni da caccia grossa e una pistola modificata per essere utilizzata con un silenziatore, sono state sequestrate dalla squadra mobile in due distinte operazioni. Il primo intervento è scattato in un terratetto di via Lazzerini, trasformato in dormitorio da parte di cittadini cinesi. Gli agenti hanno perquisito i locali avendo contezza della possibile presenza di armi; quando sono intervenuti l’appartamento aveva cambiato inquilini ed era oggetto di manutenzione: i nuovi conduttori hanno riferito che l’unica stanza che non avevano ancora visto era la soffitta, chiusa a chiave con un lucchetto. All’interno i poliziotti hanno trovato soltanto un materasso, dentro il quale era nascosto un fucile da caccia calibro 300 magnum, con 300 proiettili, assieme a 50 grammi di ketamina.

L’arma, a marchio Benelli, è stata realizzata in Italia un paio di anni fa e non è mai stata commercializzata nel nostro Paese, destinata all’esportazione in Spagna. Con ogni probabilità, chi l’ha portata a Prato, l’ha rubata nel paese iberico. La mobile cercherà di risalire al responsabile; armi di questo tipo, sono state usate in passato, da parte di malviventi cinesi per compiere rapine.
Il secondo sequestro risale a martedi scorso, quando la squadra mobile ha perquisito l’abitazione in via Vallecorsi, a San Giusto, dove era sottoposto ad obbligo di dimora Marin Gurakuqi, trentenne albanese, arrestato assieme ad altri quattro connazionali nel gennaio 2015 poco dopo aver rapinato una bisca all’interno di un circolo cinese in via Maroncelli (leggi l’articolo). Alla banda furono contestate altre 5 rapine a mano armata in danno di sale giochi e bische clandestine orientali. Tra gli indagati per quei fatti, c’era anche Paulin Rudi, accusato di rubare le auto utilizzate per i colpi, il quale pochi giorni prima della rapina del gennaio 2015 era stato espulso perchè irregolare in Italia. A fine agosto, tuttavia, Marin era stato visto nuovamente assieme al vecchio complice nei pressi della sua abitazione. Dopo aver studiato le mosse dei due, gli agenti hanno deciso di procedere alla perquisizione dell’appartamento, con finalità di prevenzione, visto anche l’utilizzo di armi in alcune rapine a mano armata avvenute a Prato dalla scorsa estate.
L’intuizione della squadra mobile, diretta dal vicequestore Francesco Nannucci, ha dato esito positivo: nascosta nella griglia della presa d’aria della cucina, all’interno di un panno, è stata trovata una pistola di fabbricazione ceca entrata clandestinamente in Italia, provvista di munizioni e di silenziatore.


Entrambi i giovani albanesi sono stati arrestati per detenzione di arma clandestina alterata. L’arma sarà sottoposta a perizia balistica per stabilire se sia stata usata e se sia compatibile con i bossoli rinvenuti sulla scena di qualche delitto.

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