9 Gennaio 2018

Ampliamento aeroporto di Peretola, i comitati per il no diffidano il ministro Delrio


Il Coordinamento dei comitati per la salute della Piana diffida il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio dall’aprire la conferenza dei servizi, atto finale dell’approvazione del progetto della nuova pista dell’aeroporto di Peretola. A pochi giorni dalla pubblicazione del decreto di Via, la Valutazione di impatto ambientale, attesa da più di un anno, i cittadini riuniti in comitato intraprendono anche questa strada per far valere le loro ragioni contrarie all’infrastruttura. Tra i motivi della diffida, alcune questioni che, di fatto, sono già contenute tra le 70 prescrizioni del Ministero, come l’assenza, ad oggi, di un piano di utilizzo del materiale di scavo del cantiere dell’opera e di un’implementazione delle stazioni di rilevamento ambientale. I cittadini si chiedono se le varie modificazioni ambientali previste nel decreto, tra cui le due dune antirumore progettate a beneficio del Polo scientifico di Sesto, il terrapieno posto a tutela dell’area di servizio Agip e gli argini sopraelevati del Fosso Reale deviato, siano compatibili con il rischio di fuoriuscite degli aerei dalla pista in fase di decollo o di atterraggio. Un’ampia parte del documento diffuso dal coordinamento è riservata, poi, alla questione della Via emessa nel 2003 dalla commissione ministeriale sul Vespucci con prescrizioni mai applicate riguardo a opere di mitigazione che avrebbero potuto ottimizzare l’operatività dell’aeroporto. In quanto all’Osservatorio ambientale per la verifica del rispetto delle prescrizioni (di cui Prato non farà parte, come anticipato dalla nostra emittente), i cittadini scrivono: “Nonostante i pareri della commissione nazionale di Via, dove si menziona che all’Osservatorio ambientale dovranno partecipare anche i comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, secondo quanto comunicato dagli stessi sindaci dei due comuni, gli stessi avrebbero ricevuto comunicazioni dello stesso Ministro Galletti che li esonerava da tale compito”. I cittadini chiedono infine di prendere visione degli atti che hanno portato alla redazione del decreto: l’avvocato Guido Giovannelli, legale dei comitati, spiega che gli atti potevano non essere diffusi in fase di predisposizione del provvedimento. Ma adesso che il decreto è stato pubblicato, i cittadini hanno il diritto di avere accesso a tutta la relativa documentazione a monte.

LS

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