Condannato a risarcire 22mila 367 euro e 14 centesimi. E’ la sentenza emessa dalla Corte dei conti nei confronti di un appuntato scelto della guardia di finanza di Prato. I fatti risalgono al 2015 quando il finanziere cogestiva – in qualità di socio occulto – il locale notturno J’Adore insieme ad un cinese con precedenti e un altro pregiudicato. La gestione del locale risultava però incompatibile con lo status di appartenente alla guardia di finanza.
Il risarcimento è dovuto in parte agli oneri derivanti per l’amministrazione a seguito del trasferimento del finanziere a Livorno per incompatibilità ambientale durante le indagini, ed in parte per il rimborso delle 243 ore di indagine che sono servite ai colleghi per risalire ai fatti.