27 Marzo 2018

Prato è la prima città a lanciare “Ci Narriamo”, il concorso letterario dedicato ai ragazzi cinesi nati in Italia


La conoscenza della lingua italiana è il principale veicolo di inclusione sociale e uno dei modi migliori di promuoverla è la creazione di esempi virtuosi. Questo è uno degli scopi del concorso letterario per racconti brevi “Ci Narriamo – Storie tra identità e alterità” riservato ai sino-italiani nati o cresciuti in Italia che abbiano compiuto 15 anni al 31 dicembre 2017 e organizzato da Orientalia Editrice e Associna – Associazione seconde generazioni cinesi. La scadenza per la presentazione dei racconti brevi – che devono essere inviati all’indirizzo di posta elettronica info@orientalia-editrice.com – è fissata per il 31 agosto. Prato è la prima città ad aver lanciato il concorso letterario e nelle prossime settimane si affiancheranno Roma e Milano, anch’esse fortemente interessate dalla presenza di migranti cinesi. “Come amministrazione abbiamo colto con favore la proposta di patrocinare questo concorso – ha affermato l’assessore alla Pubblica Istruzione Mariagrazia Ciambellotti -. E’ importante che un’iniziativa del genere venga fatta anche a Prato oltre che in altre grandi città e ci auguriamo che in futuro possa essere sempre più coinvolgente”.

La collettività cinese in Italia è spesso percepita come chiusa e autoreferenziale, cosa che non accade in altri paesi europei; in Francia uno scrittore di origine cinese ha vinto il premio Nobel per la letteratura e molti altri hanno avuto grande successo di pubblico, nel Regno Unito vari scrittori di origine cinese hanno ottenuto importanti riconoscimenti. “Crediamo che questo rappresenti un’occasione per rompere un po’ gli stereotipi e dare alle seconde generazioni l’opportunità di esprimersi, di uscire dal classico percorso e di raccontarsi”. Così Marco Wang di Associna. A Prato il 30% dei cittadini di origine cinese ha meno di 18 anni e il mondo delle cosiddette “seconde generazioni” è articolato e plurale. “Ci Narriamo – Storie tra identità e alterità” vuole offrire uno spazio alle voci che vogliono narrare il loro vissuto e le loro esperienze, raccontare e valorizzare le loro molteplici appartenenze e dare delle sfumature alla realtà di una collettività molto più complessa e stratificata di come viene rappresentata dai media e dall’opinione pubblica. Il progetto, che parte simbolicamente dall’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare cinese, raccoglierà i migliori racconti brevi inediti scritti da sino-italiani e selezionati da una giuria composta da esperti di sinologia e di temi sociali. I racconti saranno inseriti in una raccolta che verrà pubblicata da Orientalia Editrice nel 2019, presumibilmente in occasione del capodanno lunare.

Alla presentazione del concorso era presente anche il preside del liceo Livi Tiziano Pierucci che ha annunciato la nascita, dal prossimo anno scolastico, di una classe in cui il cinese sarà la terza lingua al liceo linguistico. 25 i ragazzi che hanno richiesto di essere ammessi a questa classe. Inoltre, sempre al liceo Livi, sono già 2 i corsi di cinese pomeridiani frequentati da 40 ragazzi e attivati proprio su richiesta degli alunni delle prime e secondi classi.

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