Time@scuole, progetto pilota del Consorzio Astir: stage in azienda per 20 studenti diversamente abili


In azienda una mattina alla settimana per conquistare autonomia, avviare una relazione con il mondo del lavoro e migliorare l’autostima. È l’obiettivo di Time@Scuole, progetto pilota di alternanza scuola-lavoro del Consorzio Astir partito nell’anno scolastico 2016-2017 e quest’anno in grande crescita.
Stamani nella sede della Provincia di Pistoia hanno illustrato i risultati la presidente del Consorzio ASTIR Loretta Giuntoli, la consigliera delegata per la scuola della Provincia Piera Gonfiantini e il sindaco del Comune di Agliana Giacomo Mangoni. Presenti Angelo Lovisi e Rossella Cristallo, insegnanti del Capitini di Agliana, Laura Ferro, insegnante del liceo artistico di Quarrata, le coordinatrici e tutor del progetto Eleonora Pellegrini e Alessandra Rossetti e tre degli studenti coinvolti, Marco Pieraccini (IV E), Mattia Liberato (IV A) e Alessio Montina (IV C).

“Il progetto iniziale e l’elaborazione del modello sono stati finanziati da Erasmus e Unione europea, per la realizzazione invece abbiamo investito come Consorzio 50 mila euro – ha spiegato la presidente Loretta Giuntoli – Considerando i risultati che già abbiamo avuto, pensiamo di proseguire anche l’anno prossimo”.
La delegata Gonfiantini e il sindaco Mangoni hanno sottolineato la concretezza dell’attività, soprattutto riguardo alla conquista dell’autonomia e alle potenzialità che questa esperienza rappresenta per un progetto di vita futuro. “Scuole, aziende, famiglie e insegnanti hanno fatto squadra costruendo strumenti di affiancamento ed entrata dolce nel mondo del lavoro preziosi per questi ragazzi”, hanno concluso. Per alcuni studenti lo stage è stato addirittura lo strumento per riprendere gli studi e diplomarsi dopo averli abbandonati. Importante anche l’opportunità di relazionarsi con le aziende, che si sono dimostrate da subito disponibili ad accoglierli e a seguirli da vicino.
Il titolare del negozio di bici Rames and Bike Gianni Cafissi e la responsabile della fattoria Canto di primavera del sogno antico Gabriella Michelozzi hanno testimoniato in un breve messaggio l’apprezzamento per l’attività, che ha avuto risultati sorprendenti, tanto che tutte le aziende hanno rinnovato la disponibilità per il prossimo anno scolastico.

Rivolto a ragazzi diversamente abili studenti di quarta e quinta superiore, il progetto vede come partner sei scuole superiori delle province di Pistoia e Prato. Una ventina, 16 nell’attuale anno scolastico e 5 in quello passato, gli studenti che hanno partecipato tra Prato e Pistoia (Gramsci-Keynes, Liceo Livi e artistico Brunelleschi quelle sul nostro territorio). Sette invece le aziende che hanno ospitato i tirocinanti negli stage, della durata di una mattina alla settimana: a Pistoia la Pasticceria Stella; a Quarrata l’Olimpia Calcio, la fattoria Canto di primavera del sogno antico, l’azienda di design Parentesi Quadra, la pasticceria Zitelli e Rames and Bike; ad Agliana la Tappezzeria Pierozzi; a Prato Tropical garden, Fuori di pizza, Mensa La Pira, Polisportiva Aurora.

Il progetto di ASTIR mira a inserire gli studenti nelle aziende con un doppio obiettivo. Da una parte renderli più consapevoli nell’approccio con il mondo del lavoro, in modo che acquisiscano autonomia imparando a relazionarsi con le aziende, rafforzino la propria autostima e apprendano alcune mansioni specifiche. Dall’altro permettere alle aziende di conoscere persone interessate e motivate, da valutare eventualmente per le future assunzioni.
Dopo la fase di lavoro preliminare, prima con le scuole che via via hanno aderito, per la valutazione degli studenti da coinvolgere riguardo alle attitudini individuali e agli obiettivi da proporre, poi con la ricerca delle aziende in grado di rispondere alle esigenze dei ragazzi e disponibili ad accoglierli, sono state stipulate le convenzioni e le polizze assicurative e sono cominciati i tirocini. Fondamentale la presenza del tutor, inizialmente accanto agli studenti per tutta la durata del turno e poi, man a mano che gli alunni prendevano dimestichezza con le mansioni e diventavano più autonomi, con un ruolo di monitoraggio, sostegno e controllo.

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