Reati in lieve calo a Prato e provincia nel primo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 2.830 quelli denunciati a Prato nell’anno corrente rispetto ai 3.146 dell’anno passato; 3.329 quelli degli altri comuni della provincia messi insieme, contro i 3.780 del 2017. Praticamente dimezzati i reati di spaccio (Prato, 2017: 57; 2018: 34), in diminuzione anche le rapine (Prato, 2017: 50; 2018: 29), i furti in abitazione (Prato, 2017: 200; 2018: 169) e i furti di auto (Prato, 2017: 48; 2018: 32), mentre risultano in leggero aumento i furti con strappo (Prato, 2017: 23; 2018: 30) e con destrezza (Prato, 2017: 146; 2018: 164) e le lesioni (Prato, 2017: 55; 2018: 65). Complessivamente, nel 2017 si è registrata una riduzione di quasi 1.500 reati rispetto al 2016. “Posso dire di ritenermi soddisfatta: per il 2017 abbiamo un decremento del 12% di tutte le tipologie di reati più comuni e anche i primi 3 mesi del 2018 hanno confermato un calo di 12 punti percentuali”, ha riferito il prefetto di Prato Rosalba Scialla.
Per quanto riguarda il Daspo urbano, emanato dalla prefettura il 26 aprile, sono 77 le persone fermate e identificate: nei confronti di 10 di queste sono scattati provvedimenti in quanto pregiudicati per spaccio o violenza. Intanto, in materia di sicurezza, oggi in prefettura i sindaci dei 6 comuni della provincia hanno proceduto alla sottoscrizione dei Patti per l’attuazione della sicurezza urbana, per cui si è richiesto il finanziamento di 15 telecamere in tutto il territorio al Ministero dell’Interno, che entro il 31 agosto valuterà la proposta arrivata da Prato. Le zone sono state selezionate nell’ambito delle riunioni tecniche del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che riunisce i vertici delle forze dell’ordine, di concerto con i primi cittadini: per il comune di Prato sono state richieste 4 telecamere; per il comune di Carmignano 2; per il comune di Montemurlo 2, per l’Unione dei comuni della Val di Bisenzio 3 e per il comune di Poggio a Caiano 4.
Lucrezia Sandri
