2 Novembre 2018

La mamma di Carlo Acutis a Prato per raccontare la santità del figlio


Un incontro per raccontare un giovane modello di santità, Carlo Acutis. A narrare la storia di questo ragazzo milanese morto nel 2006 a 15 anni per una leucemia fulminante e capace di dedicare le proprie sofferenze per il Papa e la Chiesa, sarà sua madre, Antonia Salzano. L’appuntamento è fissato per domenica 4 novembre presso la parrocchia del Sacro Cuore, nel salone di Comunità Viva, in via Bini 44, a partire dalle ore 15,30. Saranno presenti anche il padre di Carlo, Andrea Acutis e i fratelli gemelli Michele e Francesca.

L’iniziativa è nata da un’idea di Manuela Nencini, coordinatrice dei Gruppi di preghiera di Padre Pio a Prato, che ha organizzato il tutto grazie alla collaborazione di Nicola Gori, giornalista dell’Osservatore Romano originario di Seano che è autore del volume «Eucaristia. La mia autostrada per il cielo. Biografia di Carlo Acutis».

«È tutto nato quest’estate – racconta Manuela Nencini – quando ho saputo che Carlo era stato fatto venerabile dal Papa. Allora ho contattato Nicola Gori, che conosco da anni per la frequentazione durante le vacanze estive a Lido di Camaiore, e gli ho chiesto se poteva dedicarci una serata durante una cena benefica dei nostri Gruppi per raccontarci la storia di Carlo come l’aveva narrata nel suo libro. Nicola ha detto subito di sì. Successivamente mi ha fatto sapere che i primi di novembre sarebbe venuta in Toscana la madre di Carlo e che poteva venire lei a parlarci del figlio. Così, in collaborazione con la Diocesi e grazie alla disponibilità di don Vittorio Aiazzi, abbiamo messo in piedi questo incontro durante il quale Nicola intervisterà la signora Antonia. Credo che possa essere un momento straordinario per comprendere come anche i giovani del nostro tempo possano camminare su una strada di santità nella normalità di tutti i giorni. Carlo, infatti, era un ragazzo con le stesse passioni dei suoi coetanei: appassionato di film, di fumetti edi informatica, campo in cui era considerato un genio. Ma anche innamorato dell’Eucarestia che definiva la sua ’autostrada per il cielo’. In questi 12 anni dopo la sua morte sono già molti i miracoli che vengono attribuiti alla sua intercessione».

«Carlo – scrive Gori nel presentare la biografia di Acutis – era un adolescente del nostro tempo, simile a molti altri. Impegnato nella scuola, tra gli amici, grande appassionato di personal computers. Allo stesso tempo era un grande amico di Gesù Cristo, partecipava ogni giorno all’Eucaristia e si affidava alla Vergine Maria. La sua vicenda ha suscitato profonda ammirazione da parte di chi l’ha conosciuto. Il libro nasce dal desiderio di raccontare a tutti la sua semplice e incredibile storia umana e profondamente cristiana».
Carlo Acutis è sepolto ad Assisi, città che amava moltissimo, dove il 12 ottobre scorso è stata celebrata un messa solenne per celebrare l’anniversario della sua salita al cielo.

L’incontro del 4 novembre è aperto a tutti ed è pensato in particolar modo per i giovani e sarà introdotto da Manuela Nencini e da don Paolo Baldanzi, assistente diocesano dei gruppi di preghiera di Padre Pio.

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