Finisce in Parlamento il caso del video con minacce ai poliziotti. Silli presenta una interrogazione sull’episodio

Il deputato pratese di Forza Italia Giorgio Silli ha presentato un’interrogazione al ministero dell’Interno sulla vicenda del cittadino marocchino che ha tenuto in scacco la polizia pratese lo scorso sette gennaio. L’uomo, con comportamenti fuori da ogni logica e rispetto della legge, aveva fatto parlare di sé dopo la diffusione di un video sui social network che mostrava il suo comportamento irrispettoso e irrisorio nei confronti degli agenti di polizia della Questura pratese. “L’introduzione del reato di tortura – spiega Silli, responsabile nazionale Immigrazione per Forza Italia – ha creato ostacoli per cui anche i più irriguardosi criminali possono agire senza che gli agenti abbiano il potere di intervenire. Questo episodio dimostra che è il caso di abolire al più presto il reato 613 bis, il cosiddetto reato di ‘tortura’. Al di là della parola stessa, infatti, la norma crea gravi impedimenti per l’azione dei poliziotti. Dunque, per la nostra sicurezza, per dare agli uomini dello Stato la possibilità di garantircela, chiediamo che le cose cambino. Conosco la situazione della Questura della mia città, Prato, i cui uomini – encomiabili – svolgono quotidianamente un lavoro ineccepibile”.

Il cittadino marocchino, 25enne, aveva prima dato in escandescenza in una sala giochi di via Pomeria, poi – dopo essere stato rilasciato dalla Questura – in piazza Duomo, dove gli agenti erano stati costretti ad usare lo spray al peperoncino per placarne l’esuberanza. Lo stesso giovane, che fu denunciato e al quale furono sequestrati una lametta, una tessera sanitaria rubata, 10 grammi di hashish e 270 euro in contanti, protestò in maniera plateale alla Questura, filmandosi in questo video, in cui minaccia e offende gli agenti. Il video è poi diventato virale su Facebook, e il deputato di Forza Italia Giorgio Silli ha annunciato un’interrogazione parlamentare per chiedere spiegazioni sull’episodio.