30 Marzo 2019

La candidatura di Spada non ricompatta il centrodestra e arrivano le dimissioni di Gianni Cenni da coordinatore di Fratelli d’Italia


Dopo mesi di contrapposizione tra Forza Italia e Lega sul nome del candidato sindaco di Prato, ieri l’accordo nazionale tra i due partiti e Fratelli d’Italia ha sciolto le riserve: Daniele Spada, indicato dalla Lega, sarà lo sfidante di Matteo Biffoni e degli altri aspiranti primo cittadino alle elezioni amministrative del 26 maggio. La decisione, presa dai partiti a livello nazionale, ha creato malumori nel campo del centrodestra fra coloro che appoggiavano la candidatura di Rita Pieri. Erica Mazzetti, deputata e coordinatrice provinciale forzista, non nasconde che la scelta è stata calata dall’alto nel quadro di intese nazionali che hanno portato il partito di Berlusconi ad esprimere il candidato alla presidenza della Regione Piemonte. “Abbiamo fatto una battaglia politica per il territorio perché ritenevamo che Rita Pieri, con la sua esperienza, fosse la figura ideale per parlare alla città. Ma i rapporti con Spada sono ottimi – afferma Mazzetti – e adesso dobbiamo mettere da parte i personalismi perché solo uniti si vince”.

Anche in Fratelli d’Italia si registrano tensioni e arrivano le dimissioni, ufficialmente per motivi di lavoro, di Gianni Cenni che finora aveva guidato il partito e non aveva condiviso alcune scelte della nascente coalizione. E’ probabile che a questo punto a guidare il partito di Giorgia Meloni verso le elezioni sia un commissario.

Energie per l’Italia, che finora aveva appoggiato il nome di Rita Pieri, deve adesso decidere quale posizione adottare e la prossima settimana dovrebbe essere decisiva. Va invece avanti per la sua strada Aldo Milone, che per primo oltre un mese fa, si era staccato dalla coalizione di centrodestra per ufficializzare la propria candidatura a sindaco con Prato Libera e Sicura. “Finalmente è arrivata una indicazione chiara da parte del centrodestra, dopo una guerra estenuante fra i due partiti che non ho condiviso e che mi ha spinto a correre da solo: una scelta che confermo anche adesso” afferma Milone.

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