6 Giugno 2019

La “Prato della contemporaneità” di Biffoni: “Rimettiamo l’offerta culturale al centro”


Coraggiosa, competitiva, contemporanea. Le tre “C” di Matteo Biffoni, che richiama l’attenzione nuovamente sul racconto che di Prato si fa dentro e fuori dai confini cittadini. Per il sindaco uscente ricandidato per il centrosinistra il momento di una svolta è arrivato: ci sono tutte le condizioni per affermare un’immagine diversa della città, a patto che le forze sane decidano di unirsi nell’idea che la comunità viene prima di tutto e responsabilmente parlino di una Prato nuova.  “Il racconto della Prato di ieri e il racconto che di Prato fa una politica irresponsabile va mandato in soffitta. L’obiettivo è essere tutti uniti nel raccontare Prato come vero luogo della contemporaneità, dinamica e capace di sperimentare in pieno i processi dell’economia circolare, di portarsi avanti, e di molto, rispetto a qualunque altra città più rinomata e blasonata nella lotta al cambiamento climatico, una città giovane, della solidarietà e dell’innovazione”, afferma Matteo Biffoni.

Biffoni ha ripercorso gli eventi culturali, enogastronomici e festival volti a rilanciare l’immagine di Prato e la sua vocazione turistica organizzati in questi anni: l’’obiettivo per il prossimo mandato, spiega il candidato, sarà quello di consolidare ulteriormente le esperienze del Settembre Prato è Spettacolo, di Mediterraneo Downtown e Recò, il Festival dell’economia circolare. E poi rafforzare esperienze positive quali Eat Prato, Prato Film Festival e il Prato Filmaker Festival. Dovendo racchiudere questi obiettivi in un numero, Biffoni dice 190mila, il “numero magico”: l’obiettivo è portare 190.000 persone al Settembre, una per abitante, come gli alberi del progetto di riforestazione urbana che è già avviato. Non si parla solo di lavoro e spettacolo, però. Per Biffoni c’è anche il sogno di realizzare qui il più importante appuntamento d’Italia sull’istruzione. “Chi meglio di noi può raccontare le sfide e gli obiettivi della scuola di domani?”, dice il sindaco. Per quanto riguarda la città contemporanea legata all’arte, il punto di partenza è per Biffoni, ovviamente, il Centro Pecci, pronto per un rilancio nazionale, contestualmente all’insediamento di nuove funzioni, come Manifatture Digitali Cinema, nuove filiere culturali ed economiche per la città. Viene citato anche il Palazzo della Musica a palazzo Martini, il rafforzamento della rete tra quattro musei cittadini, il ritorno della Galleria degli Alberti e il riallestimento della Galleria di Palazzo Comunale.

E poi Prato capitale dell’economia circolare e della sostenibilità. L’economia circolare rappresenta l’identità manifatturiera del passato di Prato. L’obiettivo futuro, secondo il sindaco uscente che punta al bis, sarà quello di sviluppare un modello di governance coordinato dal Comune di Prato finalizzato alla creazione di una rete che sviluppi strategie nel settore pubblico e privato sul tema dell’economia circolare, che promuova Prato come luogo di sperimentazione e coordinamento a livello regionale e che incentivi la transizione verso l’economia circolare del settore pubblico e del distretto. Per questo Prato è il luogo ideale per il Festival dell’Economia Circolare, che deve rappresentare un appuntamento annuale nel quale si analizzano e si confrontano buone pratiche a livello internazionale.

 

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