4 Giugno 2019

Tintoria Fada, dopo lo sciopero del Si Cobas scatta il controllo interforze con gli ispettori del lavoro


Dopo la battaglia del Si Cobas, che da una settimana sta portando avanti uno sciopero ad oltranza, Asl e Ispettorato del Lavoro sono intervenuti ieri per un controllo congiunto presso la Tintora Fada di via di Gello. La protesta del sindacato è scattata martedi 28 giugno quando i dipendenti pakistani della ditta, affiancati da Luca Toscano e Sarah Caudiero, si sono astenuti dal lavoro denunciando condizioni di sfruttamento. Quel giorno il titolare della ditta, Yu Zhang, detto Franco, affrontò di petto i propri lavoratori, rigettando le accuse e chiedendo aiuto alle istituzioni per il “sequestro della sua azienda”. Il caso, documentato dal servizio di Tv Prato (guarda il video), ha avuto grande clamore e ieri, su sollecitazione del Presidente della Regione Rossi, sono scattati i controlli.

In azione sono entrati gli ispettori del Piano Lavoro Sicuro, dell’Ispettorato del Lavoro di Prato-Pistoia ed i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro. Il blitz congiunto presso la Tintoria Fada, aveva lo scopo di di accertare – da un lato – le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; dall’altro la regolarità in merito agli orari ed ai contratti di lavoro. Nonostante lo sciopero, la ditta era in attività ed erano presenti circa 25 lavoratori di varie nazionalità (cinesi, italiani, pakistani, rumeni e africani), che dai primi accertamenti sono risultati tutti regolarmente assunti. Tuttavia, le posizioni dei lavoratori saranno oggetto di attenta verifica anche alla luce della documentazione aziendale richiesta. I controlli riguarderanno anche il rispetto della normativa in materia di corretto inquadramento dei lavoratori e degli orari di lavoro (pause, riposi, ferie).

I tecnici della prevenzione della ASL hanno verificato le condizioni di sicurezza delle macchine non rilevando violazioni, in quanto le stesse erano state già oggetto di prescrizioni in occasione di precedenti controlli. Sono state altresì riscontrate carenze in merito alle condizioni igieniche dei locali di lavoro e in ordine alla inidonea gestione dei prodotti chimici utilizzati nel ciclo lavorativo, dalle quali scaturiranno verbali di prescrizione con conseguente comunicazione di notizia di reato alla Procura. I tecnici hanno inoltre richiesto i documenti relativi alla valutazione dei rischi ed alla formazione dei lavoratori.

Nell’ambito della prosecuzione del Piano Lavoro Sicuro, il Dipartimento della Prevenzione, in applicazione del Protocollo di Intesta tra Regione/Procure ha stabilito di estendere i controlli a tutte le tipologie di attività, anche in orari notturni e giorni festivi, con particolare riguardo alle Aziende a rischio chimico, dove già da anni viene attuato un Piano di controlli in sinergia con gli altri organi di vigilanza presenti sul territorio (Polizia Municipale, ITL, VVF, ARPAT, INAIL, INPS etc.) sulla base di precedenti accordi. L’impegno della Asl Toscana Centro si estende inoltre nel supporto all’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Prato e svolta in collaborazione con gli altri nuclei di Polizia Giudiziaria, nell’ambito della tutela dei diritti dei lavoratori attraverso l’emersione dei reati di “sfruttamento lavorativo” .

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ilPratesePolemico
ilPratesePolemico
4 anni fa

non toccatemi i cinesi altrimenti niente voti