20 Agosto 2019

Infermieri schedati durante la pausa caffè, interviene il Nursind: “Clima inaccettabile”. Ma l’Asl smentisce


Personale dell’ospedale schedato durante la pausa caffè da un ispettore dell’Asl. E’ la denuncia del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche. Il fatto è accaduto a ridosso di ferragosto ed è stato segnalato al sindacato da alcuni infermieri. A seguito della segnalazione il sindacato ha inviato una lettera alla direzione dell’Asl Toscana centro.

“E’ inaudito e inammissibile che un’Azienda con cronica carenza di personale, mancanza di posti letto, ritmi e carichi di lavoro insostenibili per il personale, anziché pensare al buon funzionamento della stessa, incarichi e quindi paghi, un ispettore per sanzionare i lavoratori, che dopo ore di lavoro, si sono semplicemente recati a prendere un caffè o una bottiglia d’acqua ai distributori automatici distanti pochi metri dal reparto dove lavorano” scrive nella lettera il segretario territoriale Nursind Prato Roberto Cesario.
“Stiamo parlando di lavoratori che nell’espletamento del proprio ruolo sono sottoposti ad un carico emotivo gravoso e affaticante. Ma questo – prosegue la missiva – l’ispettore forse non lo sa: non immagina nemmeno cosa può essere successo nelle ore precedenti a quel caffè”.
Il Nursind – nel sottolineare che i regolamenti vanno rispettati – chiede alla Direzione Aziendale, di far capire all’ispettore che non è ammissibile imporre un provvedimento disciplinare a un dipendente che si ferma qualche attimo per un caffè o per un sorso d’acqua.
“Siamo sicuri che la Direzione sia contraria a questo clima di terrore e intimidazione che si è così creato all’interno dell’ospedale Santo Stefano di Prato”, conclude Cesario, il cui auspicio è che la schedatura non sfoci poi in sanzioni o provvedimenti.

Pronta è arrivata la replica dell’Asl, che in una nota “non conferma quanto riportato e precisa che nei giorni scorsi è stata effettuata solo una verifica presso il punto fumatori dell’Ospedale Santo Stefano di Prato senza peraltro rilevare infrazioni. Inoltre non risulta che il personale dell’Ospedale di Prato si sia rivolto alla Direzione sanitaria dello stesso presidio per segnalare quanto riportato nel comunicato stampa”.

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