Anche Prato si mobilita per difendere i curdi. Oltre 100 persone in piazza del Comune per il Rojava FOTO

‘Prato Antifascista’, insieme ad altre realtà di Prato che hanno condiviso l’appello alla mobilitazione per la giornata mondiale di solidarietà alla resistenza in Rojava, condanna fermamente l’invasione turca del Kurdistan siriano, un attacco alle popolazioni che hanno sconfitto la deriva dello stato islamico, ma soprattutto un’aggressione del governo Erdogan al modello di convivenza plurale e pacifica nell’ambito del confederalismo democratico.

“Chiediamo alle istituzioni italiane di agire con i fatti e non con le parole, attivando immediatamente un embargo sulle armi in base alla legge 185 del 1990, oltre che ritirando le truppe italiane in territorio turco, stanziate con la missione ‘Active Fence’ del 2009. Non possiamo essere complici di questa aggressione imperialista e chiediamo anche all’UE di sospendere gli stanziamenti
dell’accordo sui migranti del 2012, trattati come merce di scambio e di ricatto dal governo di Ankara”.

“In particolare ci rivolgiamo alle istituzioni locali, chiedendo ai comuni della provincia di Prato di sancire Patti di Amicizia con le Municipalità Autonome del Rojava e a quelli – come Prato e Cantagallo – che già hanno provveduto a simili atti di solidarietà internazionale, di concretizzarli con una rete di comuni solidali nell’ambito di ANCI e l’avvio di progetti di cooperazione
internazionale, oltre alla devoluzione di fondi per l’emergenza sanitaria”.

“Sabato come in altre città italiane abbiamo fatto un presidio a Prato in piazza del Comune per manifestare solidarietà alla rivoluzione in Kurdistan, al quale hanno partecipato un centinaio di persone. Anche a Prato vogliamo tenere alta l’attenzione su questo ennesimo crimine internazionale e continuare a sostenere attivamente le popolazioni del Rojava e la resistenza delle forze democratiche (SDF), mediante altre iniziative e campagne di sensibilizzazione e boicottaggio”.