20 Dicembre 2019

Tratta dalla Nigeria, due 2 condanne per sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù


Un uomo di 50 anni e una donna di41 sono stati condannati dal tribunale di Firenze, rispettivamente a 18 anni e 6 mesi e a 16 anni e 9 mesi di reclusione con le accuse di tratta di essersi umani, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Per l’accusa tra settembre 2016 e luglio 2017 i due avrebbero fatto arrivare in Italia dalla Nigeria, loro paese natale, almeno cinque ragazze, di cui due minorenni, che sarebbero state alloggiatenella loro casa di Prato e costrette a prostituirsi in strada, picchiate e violentate.

In alcuni casi le giovani sarebbero state minacciate disubire riti voodoo e di violenze che sarebbero state inflitteanche alle loro famiglie rimaste in Nigeria. Le vittime, secondo quanto ricostruito dalle indagini che hanno portato al processo, coordinate dal pm Angela Pietroiusti della Dda di Firenze, sarebbero anche state coinvolte loro malgrado anche in traffici di droga e costrette a fare da corrieri per consegne di cocaina. Le ragazze fatte arrivare in Italia con la promessa di un lavoro dovevano poi prostituirsi a Prato, Firenze e Calenzano, per restituire il denaro, circa 30 mila euro, che i due sostenevano di avere speso per farle arrivare in Italia. In alcuni casi, se non riuscivano a portare a casa abbastanza denaro venivano picchiate con violenza, anche fino a farle svenire. L’accusa contestava al 50enne anche un presunto stupro di gruppo nei confronti di una delle ragazze, accusa dalla quale è stato assolto per non aver commesso il fatto, insieme a un altro imputato suo connazionale.

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