Coronavirus, parrucchieri ed estetisti possono continuare a lavorare con mascherine e guanti. Nuove indicazioni anche per pub e food delivery


Centri estetici, parrucchieri e barbieri possono continuare a lavorare, ma solo su prenotazione degli appuntamenti e un cliente alla volta, in modo da evitare il contatto ravvicinato e la presenza nel negozio di persone in attesa. Il personale, vista l’evidente impossibilità di garantire il metro di distanza, dovrà indossare guanti e mascherine. E’ una delle precisazioni sul decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 9 marzo scorso, rese note oggi dalla Prefettura di Prato. La circolare interpretativa contiene numerosi altri chiarimenti su vari aspetti, dagli spostamenti (possibili per andare a lavoro, per motivi di salute, o per ragioni di comprovata necessità, quali ad esempio l’acquisto di beni essenziali), ai pubblici esercizi, fino al turismo.

Confermata la chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. Oltre questo orario si potrà proseguire l’attività (mantenendo la chiusura al pubblico) soltanto per effettuare le consegne di cibo a domicilio. L’esercente e le piattaforme on line di food delivery dovranno assicurare che al momento della consegna non ci siano contatti personali. Negli orari di apertura consentiti (dalle 6 alle 18) bar e ristoranti devono predisporre le condizioni per garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività in caso di violazione. 

La circolare fa chiarezza sui pub, che in un primo momento parevano destinati alla chiusura. Le limitazioni restano forti, ma in via teorica, i pub possono continuare a somministrare cibo e bevande dalle 6 alle 18, sempre garantendo la distanza fra i clienti e sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi, come ad esempio la musica dal vivo, le proiezioni su schermi o altre iniziative simili. Le strutture ricettive possono svolgere attività di bar e somministrare cibo anche nella fascia oraria serale e notturna, esclusivamente per i propri clienti e nel rispetto delle precauzioni. Gli albergatori sono esentati dalla verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. 

E’ importante ribadire che non ci sono limitazioni ai trasporti pubblici e non c’è nessuna limitazione alla circolazione di merci. I rifornimenti sono assicurati: la Prefettura ricorda che non c’è alcuna necessità di accaparrarsi beni di prima necessità, perché saranno sempre disponibili, al pari di altri beni necessari per l’uso quotidiano.

LEGGI IL DOCUMENTO CON TUTTE LE INDICAZIONI UTILI, SETTORE PER SETTORE

Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Francesco
Francesco
4 anni fa

Ma daiiiii…… Non ci si può credere, stiamo rasentando la stupidità anzi l’abbiamo già di gran lunga superata….o meglio non so se è più stupido il titolare del negozio a tenere aperto o il cliente che ha necessità di tagliarsi i capelli e o i baffi ove ci fossero se ci hanno detto che dobbiamo uscire solo in casi di prima necessità, allora dobbiamo farci una semplice domanda è una prima necessità andare a spelassi?? Se si allora la legge italiana è ridicola come la decantano in tutto il resto del mondo.

Fabio
4 anni fa

Certo caro Francesco in un momento di difficoltà così bisogna salvaguardare la salute di tutti. Ma bisogna anche mangiare, io credo che sia meno pericoloso tagliare i capelli se l operatore indossa guanti e maschere, che andare a comprare le sigarette dove il tabaccaio non indossa nulla. Tu evidentemente puoi stare tranquillo sul divano come ti chiedono, magari anche con lo stipendio.

Martin
Martin
4 anni fa

Parecchi parrucchieri stanno svolgendo la loro attività al domicilio del cliente: giusto?